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Al via “La parola che non muore”,
il Festival che fa rivivere
la cultura e i suoi luoghi

2 minuti di lettura

CIVITA DI BAGNOREGIO (VT) – La suggestiva cittadina in provincia di Viterbo ospiterà dal 2 al 4 ottobre la prima edizione di La parola che non muore, il Festival Nazionale delle Arti e della Bellezza. Titolo quantomai significativo, dal momento che Civita, pittoresca frazione del comune di Bagnoregio che ha ispirato, fra gli altri, Totò e Miyazaki (che qui ha immaginato La città incantata), è stata tristemente soprannominata “La città che muore” a causa dell’abbandono pressoché totale delle sue abitazioni.

Il Festival ha lo scopo di far rivivere la magia di Civita con tre giorni di iniziative e moltissimi ospiti. Protagonista indiscussa è la poesia e il suo simbolo è la Divina Commedia, emblema della parola poetica che continua a vivere e a parlare in diverse lingue. Proprio il poema di Dante è protagonista di una delle iniziative del Festival, che prevede un lavoro di approfondimento sulle inedite versioni dialettali con la partecipazione di Franco Loi. È previsto poi un contest rivolto alle scuole, alle quale si chiede di comporre un testo in poesia o in musica, e l’inaugurazione di una “Casa del Libro”, nella quale confluiranno i libri donati dai partecipanti. Ma non c’è solo la poesia. Il Festival è dedicato anche alla parola espressa attraverso l’arte del cinema, con un dialogo aperto tra autori e registi di fama, tra cui Giordano Meacci e Francesca Serafini, sceneggiatori di Non essere cattivo.

La parola che non muore è anche un progetto 2.0. Le tre giornate saranno riprese e trasmesse sul web, in modo che chiunque potrà partecipare e diventare cittadino “virtuale” di Civita grazie all’hashtag #EvvivaCivita. Partirà, infine, un progetto di scrittura collettiva, il Civita Chain Tales, con una storia che di volta in volta verrà arricchita di nuovi personaggi e trame proprio dai partecipanti. Insomma, tre giornate di iniziative culturali per far rivivere le parole e la cittadina stessa, a cui chiunque potrà partecipare pur non essendo fisicamente presente.

Qui la pagina ufficiale del Festival con il programma completo degli eventi

S.F.

Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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