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L’antroposofia di Rudolf Steiner, tra pedagogia ed agricoltura

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L’antroposofia, detta anche scienza dello spirito, è un percorso spirituale e filosofico nato agli inizi del Novecento con la Società Antroposofica, fondata nel 1913 da Rudolf Steiner, esoterista e teosofo austriaco. Secondo questa corrente, la realtà universale è una manifestazione spirituale in continua evoluzione con cui l’uomo può mettersi in contatto attraverso l’evoluzione interiore raggiungibile elevando il suo spirito mediante innumerevoli reincarnazioni. Questa corrente non è considerata una religione, anche se forti sono gli elementi, sia buddisti che cristiani, che la caratterizzano, come ad esempio la reincarnazione ed il ruolo centrale occupato dallo stesso Cristo come legame tra il divino e il terreno.

«Vi sono uomini i quali credono che, coi limiti della percezione dei sensi, siano posti anche i limiti di ogni altra cognizione. Se ponessero attenzione a come essi diventino coscienti di quei limiti, scoprirebbero in questa coscienza anche le facoltà per varcare i limiti. Il pesce nuota al limite dell’acqua; deve ritrarsene, perché gli mancano gli organi fisici per vivere fuori dell’acqua. L’uomo arriva al limite della percezione dei sensi; può riconoscere che, lungo la via fin lì, ha acquistato forze dell’anima per vivere animicamente nell’elemento che non è abbracciato dalla percezione dei sensi.»

da Massime antroposofiche

Rudolf Steiner
fonte: eticamente.net

Da questo approccio si è sviluppato un metodo educativo specifico che negli anni si è diffuso in tutto il mondo e che ha come obiettivo la crescita del singolo e non l’adeguamento a costrizioni ed obiettivi di tipo capitalistico: non vengono, quindi, messe da parte le inclinazioni artistiche e pratiche di ognuno.

In questo senso risulta importante anche il legame con la natura, scelta come ambiente privilegiato dove svilupparsi al meglio e che richiama anche un altro grande tema affrontato da Rudolf Steiner, quello dell’agricoltura biodinamica – un metodo produttivo in linea con l’ecosistema che utilizza particolari modalità di compostaggio e segue le fasi lunari.

«Soltanto grazie a un diventare liberamente attivi dentro si può vivere la pedagogia come un’arte, solo in tal modo l’insegnante può diventare un artista della pedagogia. »

in Arte dell’educare

Viene così lasciato alle spalle un insegnamento nozionistico favorendo nel frattempo determinate discipline in base all’età degli studenti per non alternarne l’equilibrio psico-fisico. L’insegnante smette così di essere un “passa-nozioni” e assume un ruolo di educatore in totum, che non serva solo al campo di studio ma all’intera vita.

Il metodo educativo Waldorf si è negli anni molto diffuso anche nel nostro paese; le influenze del pensiero steineriano, inoltre, hanno agito non solo sulla pedagogia ma anche su diversi campi, come quello dell’architettura organica.

 

Camilla Volpe

Classe 1995. Prima a Milano, ora sotto il Vesuvio - almeno per un po'. PhD candidate in Scienze Sociali e Statistiche. Mamma e papà non hanno ancora capito cosa faccio nella vita.

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