TORINO – Pochi giorni dopo la scomparsa di Carol Rama (24 settembre 2015) è stata fatta un’importante scoperta: un testamento, datato 1998 e conservato nella sua casa in via Napione, potrebbe destinare diverse sue opere (le cui quotazioni sono salite molto negli ultimi anni) ad amici e parenti dell’artista torinese. Ma molti hanno dichiarato che preferirebbero vedere la sua opera e la sua vita raccontate in un museo piuttosto che chiuse in collezioni private. Pare che sarà proprio così: secondo La Stampa la Soprintendenza ai Beni Architettonici del Piemonte ha posto un vincolo sull’abitazione di Carol Rama. L’intenzione è quella di iniziare al più presto i lavori e trasformarla in un museo.
Olga Carolina Rama, nota come Carol Rama, è nata nel 1918 ed è stata una delle pittrici italiane più eccentriche del ‘900. Era solita regalare generosamente le proprie creazioni ad amici e parenti, tanto che solo una quarantina di esse erano rimaste in suo possesso. Nella casa-studio “dalle pareti nere” in cui visse raccoglieva una grande quantità di oggetti, ricordo dei suoi affetti: vi si trovano diverse opere di Man Ray, suo grande amico, e le foto che la ritraggono insieme a Andy Wharol, Liza Minelli, Pier Paolo Pasolini. È quasi inevitabile che questo piccolo reliquiario si trasformi in un museo, in attesa della grande mostra a lei dedicata che si dovrebbe tenere a breve a Torino.
S.F.