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Cultura al Sud, 491 milioni per il rilancio

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È stato approvato dal Mibact il primo Pon (Programma operativo nazionale) per valorizzare gli “Attrattori culturali” di cinque regioni del Sud Italia che, grazie anche al cofinanziamento del Fesr, beneficeranno di 491 milioni di euro.

Alcuni “attrattori” sono stati già selezionati e beneficeranno da subito di risorse per 180 milioni di euro: si va dal museo archeologico nazionale di Napoli (Campania) a quello di Locri (Calabria); dalle aree archeologiche di Pompei ed Ercolano (Campania) a quelle di Egnatia (Puglia) o Metaponto (Campania); dalla Reggia di Caserta a quella di Capodimonte (sempre Campania); dai castelli di Bari, Trani e Lecce (Puglia) a quello di Crotone (Calabria); dal convento di Sant’Antonio a Taranto (Puglia) a quello di Santa Maria del Gesù a Ragusa (Sicilia).

Gli interventi previsti riguarderanno il restauro e la messa in sicurezza di strutture, il recupero e il potenziamento di musei ed aree archeologiche nonché il proseguimento di lavori già previsti dal precedente Pon 2007-2013 e non completati.

«L’esistenza del Pon “Cultura e Sviluppo” – dichiara Dario Franceschini, ministro dei Beni Culturali – è il risultato, da un lato, di una nuova sensibilità europea verso il ruolo della cultura nelle politiche di sviluppo e, dall’altro, della politica del Governo che ha assunto la cultura tra i principali motori di sviluppo e ha promosso la partecipazione attiva e costante delle Istituzioni con competenze nel settore al processo di definizione della strategia nazionale per lo sviluppo e la coesione. La cultura, in tutte le sue implicazioni, sociali ed economiche, è ora al centro delle strategie di rilancio della crescita del Paese». Gli fa eco Antonia Pasqua Recchia, segretario generale del Mibact, che assicura: «Almeno 10 progetti per il patrimonio sono pronti per andare al bando entro quest’anno, gli altri nel 2016».

G.A.

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Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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