fbpx
IIC vol. 1

Dal Sudamerica all’Italia, è l’ora della cumbia

7 minuti di lettura

«Quella dell’Istituto Italiano di Cumbia puoi chiamarla anche Spaghetti Cumbia. Non spareranno!». C.S. Astarte Agency

L’estate è ormai alle porte e come ogni anno abbiamo a che fare coi “tormentoni” musicali in lingua spagnola. E sembra anche strano che Despacito, il fenomeno del momento, in realtà è stato pubblicato a gennaio. Ebbene sì, ha avuto tutto il tempo di entrarci nelle orecchie, su youtube in 4 mesi il video ha oltrepassato il miliardo e 600 milioni di visualizzazioni, non parliamo delle tante versioni, cover e parodie varie che ne sono state fatte. E mentre ci chiediamo se ci sarà qualcuno che vorrà scalzare questo primato, a suon di pop latino, raggaeton e compagnia danzante, scopriamo che in Italia c’è chi ha deciso di imporsi sulla scena con un progetto decisamente originale, prendendo in prestito dal Sud America i ritmi, il sound, l’anima della cumbia.

Prima di tutto, cos’è la cumbia? È un genere folkloristico nato in Colombia e rappresenta l’incontro tra le tradizioni dei popoli autoctoni colombiani, la cultura africana degli schiavi e la lingua castigliana dei conquistadores, un vero e proprio compendium musicale della storia colombiana. Ma la cumbia non si è fermata al suo paese d’origine, si è propagata e consolidata in tutto il Sudamerica, creando nuove varianti, mescolate ad altri ritmi latinoamericani. E sono quelle della cumbia villera, nata a Buenos Aires, nelle villas, le baraccopoli della capitale argentina, le sonorità alla base del disco che vi proponiamo: Istituto Italiano di Cumbia vol. 1.

La copertina del disco

Sì, avete letto bene. Cumbia made in Italy, o Spaghetti Cumbia, come l’hanno definita gli artisti stessi che hanno creato questa prima compilation pubblicata da La Tempesta Sur, nuova estensione del collettivo La Tempesta Dischi, con l’intento di promuovere suoni e mistioni musicali provenienti da tutti i sur (sud) del mondo.

Caratteristiche principali dei brani, oltre al tradizionale suono della “grattugia”, il güiro, strumento fondamentale del ritmo cumbiero, sono il mix tra la musica popolare con suoni elettrici ed elettronici. La cumbia psichedelica, con il suo andamento ipnotico, diventa contemporanea, digitale, electrocumbia, si è evoluta. È rielaborata, trova nuove contaminazioni, con l’aggiunta ad esempio di strumenti diversi, tutti “nostri”, come i fischietti ad acqua di Matera.

Non è la prima volta invece che la cumbia incontra la voce italiana. Jovanotti nel 2012 aveva scritto La cumbia di chi cambia per Adriano Celentano, canzone inclusa nell’album Facciamo finta che sia vero. E sempre Jovanotti ha collaborato nel 2016 con i Tre Allegri Ragazzi Morti per la canzone In questa grande città (La prima cumbia), in cui duetta con Davide Toffolo.

Non a caso nominiamo i TARM: il loro video del brano La grana (nato dalla collaborazione con il gruppo Ucronic) ha accompagnato l’uscita della compilation Istituto Italiano di Cumbia vol. 1.

Sono 15 i brani della raccolta, 9 gli artisti, fra band, collettivi, producer, che l’hanno realizzata.

Cacao Mental (Milano) – quartetto elettro acustico capeggiato da Stefano Iascone e Kit David Cespedes. Nella compilation sono presenti con due brani: Tingo María, dedicata alla città peruviana di origine del cantante Kit David, e Ayahuasca sublime, «psichedelico viaggio nell’Amazzonia interiore».

Ucronic (Pordenone) – trio elettronico composto da Paolo Baldini, Carlos Dànaro e Paulonia Zumo. Oltre a La grana di cui vi abbiamo presentato il video, propongono Ahì Va!, un brano strumentale impreziosito dal suono dei fischi di terracotta materani.

Sonora Maddalena (Genova) – collettivo composto da Mattia Cominotto, Nahuel Martinez, Filippo Quaglia, Francesca Sophie Giona, Lorenzo Paul Santagada, Riccardo Armeni. Nell’IIC sono presenti con tre brani irriverenti. Esa Minita cantato da Monique Honeybird, El Trito eseguito da Paola Escobar e da Eltofo, Faccia da Troja cantato da Eltofo.

Mr. Island (Lignano Sabbiadoro) – nuovo progetto per l’artista concettuale e musicista Lorenzo Commisso. I due brani proposti, Las Calaveras e Sexy Colombia, sono difficilmente classificabili, lui stesso la definisce tropical electronic music.

Malagiunta (Torino) – duo elettrocumbiero composto dai dj FiloQ e Paquiano, presenti nella compilation con due brani di «dancefoolklore», El Accordeón e Good Girls, cantata da Giulietta Passera.

Franiko Calavera (Roma) – dj proveniente dal progetto Frente Cumbiero Romano e batterista de Los3Saltos. Nella compilation propone Sueño Mi Selva, con la voce di Claudia Del Fomento Vernier e la fisarmonica di Dotta de Los3saltos.

Los3Saltos (Roma) – Gruppo folkcumbiero composto da Fratello, Frannn, Sofia, Gabriellone, Sandrina, Eleonora, Claudia. Arrivano dalle Murghe romane e dal combat folk. Agitatori indiscussi della scena romana. Presenti nella compilation con Cumbia 3, un brano decisamente da… revolución.

Rui Costa Rica (Catanzaro) – ex calciatore, ora producer trasferito dall’Italia in Costa Rica. Appassionato di cumbia e afro beat, propone la Cumbia sbagliata.

Soffrito Musical (Città di Castello) – chiude la compilation IIC con il brano manifesto intitolato Todos Los Días.

Questo disco è per chi ama i generi latini ed è curioso di scoprire sonorità nuove e diverse dai soliti “tormentoni” commerciali. Che lo balliate, o dondoliate al ritmo ipnotico cumbiero, sarà impossibile restare fermi ad ascoltarlo.

 

Lorena Nasi

Grafica pubblicitaria da 20 anni per un incidente di percorso, illustratrice autodidatta, malata di fotografia, infima microstocker, maniaca compulsiva della scrittura. Sta cercando ancora di capire quale cosa le riesca peggio. Ama la cultura e l'arte in tutte le sue forme e tenta continuamente di contagiare il prossimo con questa follia.

1 Comment

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.