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Milano, Fuorisalone 2015: tra Expo ed incertezze

2 minuti di lettura

di Susanna Causarano

Il Fuorisalone milanese, estensione del più grande padiglione di Rho-Fiera, è ogni anno un’occasione per bere un cocktail o gustare una tartina ammirando qualche bel pezzo di designers celebri ed emergenti. La settimana clou dal 13 al 19 aprile è stata annunciata da alcuni “assaggi” sparsi qua e là per la città, tra cui il quartiere Tortona e la consueta mostra-evento organizzata da INTERNI all’Università degli Studi di Milano in via Festa del Perdono.

Il tema di quest’anno è stato il métissage nel progetto d’architettura e di design: il concetto di ibridazione è qui interpretato come incontro di culture e tecnologie capace di generare risposte alle incognite e ai problemi del mondo contemporaneo. Da qui, il titolo della mostra: Energy for creativity, che rimanda all’energia per la vita di EXPO.

Le varie installazioni, posizionate in tre cortili tra cui quello d’onore, nella hall dell’aula magna e nel portico del Richini, sono rimaste visibili e visitabili dall’8 al 14, dalle 9 alle 24 e sono state meta di turisti e visitatori. La colonna portante, il tema dell’ibrido, dalla fusione delle culture a quella delle tecnologie, è senza dubbio interessante, ma quel che si nota camminando tra le installazioni in Università è una “mancata fusione” tra pezzi che tra loro c’entrano poco. Sicuramente bisognerebbe parlare con i vari designer per capire lo spirito di ciascuna opera, ma vedendo il “rossettone” di Alessandro e Francesco Mendin (celebrativo della bellezza femminile e di tutte le donne che sanno essere ogni giorno artiste di loro stesse) il dubbio è che i designers stessi non si sprechino più di tanto, sapendo di parlare ad un pubblico che partecipa a questi eventi giusto per farsi un paio di foto e bere qualcosa.

Il senso a-critico che abbiamo sempre più verso ogni cosa trova l’apice in questa settimana dove tutti si sentono esperti nel trovare il significato a qualcosa che probabilmente non ce l’ha, perché esclusivamente studiata per far da contorno ad un gran battage commerciale.

Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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