HELSINKI – Il 3 maggio è la Giornata Mondiale per la libertà di Stampa, una ricorrenza che è stata voluta nel 1993 dalle Nazioni Unite per sottolineare l’importanza dell’articolo 19 della dichiarazione universale dei diritti umani. La giornata verrà festeggiata a Helsinki con una conferenza Unesco dove si rifletterà sulla libertà, l’informazione, la censura e la protezione dei dati, concludendosi con l’adozione di una Dichiarazione per la difesa dei diritti fondamentali. Il World Press Freedom Day verrà festeggiato anche in molte capitali: in Italia i sit-in sono già cominciati ieri grazie all’organizzazione della Federazione Nazionale della stampa, dell’Ordine dei Giornalisti, di Amnesty International, Reporter senza frontiere, Articolo21, Pressing-NoBavaglio e UsigRai. Come riferito da la Repubblica, le manifestazioni si sono svolte soprattutto sotto le sedi delle ambasciate dell’Iran, dell’Egitto e della Turchia in quanto classificate agli ultimi posti per la libertà di stampa secondo Reporter senza frontiere. In Italia però la situazione non è delle migliori: oltre a essere al 77esimo posto, si stima che negli ultimi dieci anni 3000 giornalisti italiani siano stati minacciati, insultati o querelati a causa del loro impiego.
D.F.
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