fbpx
Placeholder Photo

Pistoia “caput culturae” 2017

/
4 minuti di lettura

di Andrea De Luca.

capitale cultura 1

Volendo scomodare gli infernali versi del Sommo Poeta, per il terribile ladro Vanni Fucci Pistoia fu «degna tana». Se invece, a qualche secolo di distanza, sarà città degna di fregiarsi del titolo di Capitale Italiana della Cultura, lo scopriremo fra non molto. È stata proprio la provincia toscana infatti ad aggiudicarsi il prestigioso titolo per l’anno 2017, superando in un appassionante rush finale le altre 8 finaliste: Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Spoleto, Taranto e Terni.

Alla presenza del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, nella sede centrale del MiBACT, la commissione esaminatrice presieduta dal dott. Marco Cammelli ha comunicato la propria scelta finale alla presenza della stampa e dei rappresentanti della città candidate, sindaci inclusi. Ma, all’apertura della busta con conseguente lettura della città vincitrice, ad alzarsi dalla sedia con l’emozione e la gioia del caso non è Samuele Bertinelli (PD), primo cittadino di Pistoia dal 2012, assente oggi – forse per impegni istituzionali, forse per scarsa fiducia nelle effettive possibilità di successo (tanto che, a margine dell’evento, lo stesso Franceschini si lascia scappare una battuta: «Non è venuto il sindaco, non ci credevano neppure loro») – bensì il giovane assessore Elena Becheri, con delega (fra le altre) alle politiche culturali pistoiesi.

capitale cultura 2
Elena Becheri

«È stato colto a pieno lo spirito della politica cittadina» queste – dopo abbracci, congratulazioni e strette di mano di rito – le prime parole, ricche di autentica soddisfazione dell’assessore, che ancora incredula ha ringraziato la commissione per la grande opportunità concessa a Pistoia.

Dal canto suo, la commissione, attraverso le parole di Cammelli, non esita a definirsi «piacevolmente sorpresa» dalla caratura delle candidature pervenute, tutte considerate estremamente valide e senza dubbio all’altezza dell’occasione.

La «qualità informativa del dossier», la «qualità e significatività del progetto» e la «sostenibilità», come precisato in conferenza, sono stati i principali criteri di valutazione delle proposte presentate. «Il progetto vincitore – viene evidenziato – sarà conoscibile da subito» e il lavoro di Pistoia sarà monitorato scrupolosamente durante tutto questo 2016.

Grande attenzione viene anche riservata alle prossime edizioni del bando. «I lavori per il 2018 partiranno subito dopo questa proclamazione. Come sempre il bando verrà pensato così da poter essere un’opportunità per un piccolo borgo come per una metropoli» annuncia Franceschini, che si augura un futuro lavoro di progettazione «virtuoso e utile».

Traspare invece evidente, dopo la proclamazione, una comprensibile delusione da parte delle altre città finaliste. È in particolare Ciro Buonajuto (PD), sindaco del comune di Ercolano, a parlare di «occasione persa per il Mezzogiorno», ma non senza sottolineare il grande impegno profuso dalla città nel suo complesso e la grande opportunità di coesione che quest’iniziativa così prestigiosa ha procurato.

Pistoia
Pistoia

Dopo Mantova, dopo la Lombardia, dopo il Nord, il 2017 sarà dunque il grande anno della Toscana, la grande occasione di Pistoia. Sulla strada verso il prossimo anno, dovrà sapere tener fede alla propria proposta, coniugando serietà e grande impegno comune, per onorare una chance da cui dipende non solo l’immagine della città, ma, di riflesso, quella di tutto il turismo e di tutta la cultura italiana.

[jigoshop_category slug=”cartaceo” per_page=”8″ columns=”4″ pagination=”yes”]

[jigoshop_category slug=”pdf” per_page=”8″ columns=”4″ pagination=”yes”]

Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.