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Il Salone del Libro apre le porte: gli ospiti e gli eventi

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Il salone del libro di Torino: eventi e ospiti

Tagliano il nastro i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati: il Salone del libro di Torino è aperto.

Alle ore 11:00 si è tenuta la lectio magistralis dello scrittore spagnolo Javier Cercas sull’Europa e «l’eroismo della ragione». Ma Cercas è solo il primo di molti ospiti internazionali attesi in questi giorni.

Ci sarà Javier Marias che presenterà il suo ultimo libro Berta isla, Eduard Limonov la sua autobiografia Zona industriale; arriveranno al Lingotto Jeremy Rifkin e la tedesca Herta Müller, premio Nobel per la letteratura nel 2009. Ci saranno la statunitense Alice Sebold e le spagnole Almudena Grandes e Alicia Giménez-Bartlet. Nonché il recente premio Pulitzer per la narrativa, Andrew Sean Greer, che presenterà il suo ultimo romanzo.

Edgar Morin, filosofo e sociologo, arriverà dalla Francia, Paese ospite di quest’anno. Infatti al Salone saranno presenti l’Institut Français d’Italie, con il coordinamento di Bernardette Vincent e una consistente delegazione di autori francesi. Oltre a molte iniziative nell’ambito della letteratura, del cinema, e della musica d’oltralpe.

Non si dimenticano poi gli autori italiani: Niccolò Ammaniti parlerà della sua nuova serie tv Miracolo, che sarà proiettata in anteprima al Cinema Massimo di Torino. E poi Roberto Saviano che insieme al conduttore Alessandro Cattelan e allo scrittore Francesco Pacifico, racconterà il mondo di Gomorra.

Da ricordare anche la presentazione del libro scritto da Dori Ghezzi, Francesca Serafini e Giordano Meacci su Fabrizio De André. Interverranno Roberto Vecchioni, Gabriele Salvatores, Valentina Bellè e Teresa Ciabatti.

Il mercato del libro in Italia: dati

A ridosso dell’apertura della 31esima edizione del Salone del Libro di Torino, emergono i dati Nielsen per l’Associazione Italiana Editori (AIE), che registrano nei primi quattro mesi del 2018 una crescita del +0,4% nelle vendite a valore di libri. (Sono escluse le vendite su Amazon, che porterebbero il valore a un +1,5%).

Il segno è positivo, ma più che una crescita suggerisce una stabilizzazione del mercato e del numero di lettori italiani. Il presidente dell’AIE Ricardo Franco Levi riporta le stime secondo cui «si accentua la crescita dell’e-commerce del libro fisico mentre si conferma la flessione nella vendita di libri nella grande distribuzione e si registra qualche difficoltà anche nelle librerie, indipendenti e di catena».

«Buoni i segnali anche sul fronte della lettura» prosegue Levi. «Il calo dei lettori sembra essersi arrestato nel 2018 sui valori dello scorso anno: i lettori sono il 62% in Italia, secondo i dati dell’Osservatorio AIE sui consumi culturali, che realizziamo in collaborazione con Pepe Research. Un dato in linea con quelli più recenti di Istat, che però si fermano al 2017».

«Non ci sarà ampliamento del mercato del libro,» ha ribadito il presidente dell’AIE, «se non ci sarà un innalzamento dei livelli di istruzione, di cultura e, infine, di lettura degli italiani, a partire dalla scuola. Sono certamente necessarie politiche di supporto alla filiera (come ad esempio il tax credit per le librerie) e ai consumatori. Ma la priorità per tutti noi deve essere la lettura, a partire dalla scuola, come garanzia del futuro di questo nostro Paese».

#Ioleggoperché

E a proposito di scuola, l’Associazione Italiana Editori rinnova l’iniziativa #Ioleggoperché che punta a formare nuovi lettori, rafforzando nei più giovani l’abitudine alla lettura grazie alla creazione e al potenziamento delle biblioteche scolastiche. Tutte le scuole italiane potranno aderire all’iniziativa iscrivendosi sulla piattaforma www.ioleggoperche.it a partire dal 23 maggio e gemellandosi con una o più librerie.

Inoltre, nella settimana dal 20 al 28 ottobre si chiederà a tutti gli italiani di acquistare in libreria un libro da donare per contribuire alla biblioteca di una scuola precisa. Il libro sarà marchiato per sempre dal nome del donatore.

Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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