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Un libro “potabile” uccide i batteri nell’acqua:
un possibile aiuto per i Paesi in via di sviluppo

1 minuto di lettura

BOSTON – Un libro per uccidere i batteri: ecco la nuova invenzione presentata al 250esimo meeting dell’American Chemical Society  di Boston. Il suo utilizzo è molto semplice: basta strappare una pagina dal volume e usarla come filtro per l’acqua, eliminando così i microrganismi nocivi grazie alle nanoparticelle di rame e argento contenute nei fogli. I test effettuati in 25 fonti d’acqua contaminata in Sud Africa, Ghana e Bangladesh hanno dimostrato un’efficacia del 99% e il libro “da bere” potrebbe quindi diventare uno strumento molto utile per i Paesi in via di sviluppo, soprattutto se si considera che più di 600 milioni di persone nel mondo non hanno ancora accesso all’acqua potabile. Il progetto è stato ideato da Teri Dankovich, ricercatrice alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh.

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D.F.

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Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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