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I 10 fatti chiave del 2020, l’anno che non dimenticheremo mai

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16 minuti di lettura

«This is going to be a fantastic year for Britain» aveva twittato Boris Johnson, premier del Regno Unito, il 2 gennaio 2020. A quasi un anno da quella frase, possiamo dire con certezza che non è stato così, per britannici e non: il 2020 verrà ricordato come l’anno della pandemia da Covid-19, il virus che ha piegato la maggior parte dei Paesi del mondo e drammaticamente mostrato tutte le fragilità del nostro sistema economico, politico e sociale. Eppure anche in questo annus horribilis sono successe tante cose, alcune positive, altre no. Abbiamo cercato di raccontarle nelle righe qui sotto, stilando – con molta difficoltà – una lista di quelli che, secondo noi, sono stati i 10 fatti chiave del 2020. È una narrazione in ordine cronologico e, per ovvie ragioni, estremamente parziale dell’anno appena trascorso. Un piccolo riassunto, per guardare insieme verso il 2021.

9 gennaio – In Cina, nella città di Wuhan, viene registrato il primo decesso per Coronavirus

Il 10 gennaio 2020 il New York Times pubblica un articolo in cui viene riportato che il giorno 9 gennaio 2020 è stato registrato in Cina, nella città di Wuhan, un decesso causato da un “nuovo virus”. Si tratta del primo caso di morte (attestato dal governo cinese) per Covid-19. La nostra lista dei fatti chiave del 2020 non poteva che partire da qui. Quello che è venuto dopo lo sappiamo tutti: il virus si è diffuso con estrema rapidità in diversi Paesi asiatici, poi è arrivato in Europa, negli Stati Uniti e nella maggior parte dei Paesi del mondo, provocando – ad oggi – oltre 1.7 milioni di morti. In Italia il virus ha trovato uno dei focolai più significati, stroncando tra le due grandi ondate, circa 72 mila persone. Il 27 dicembre in Italia, così come in tutta Europa, si è tenuto il Vaccine Day, l’avvio “simbolico” della campagna di vaccinazione anti Covid-19.

27 marzo – Papa Francesco prega in una San Pietro deserta

Ci sono immagini che, più di qualsiasi altra cosa, sanno raccontare il proprio tempo. È il 27 marzo, venerdì santo. Da 20 giorni circa l’Italia è in lockdown e tutto il mondo sta affrontando la fase più critica della pandemia. Papa Francesco prega da solo, nel sagrato deserto di San Pietro – a suo modo simbolo del periodo tremendamente complesso che il mondo sta affrontando. Nella sua benedizione Urbi et Orbi, il pontefice ha pronunciato parole forti e toccanti anche per chi non è credente; parole di speranza e di umanità: «Ci siamo ritrovati impauriti e smarriti, presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme». La solitaria preghiera di Papa Francesco è sicuramente tra i fatti chiave del 2020: la benedizione del pontefice, trasmessa in tv, solo in Italia è stata seguita da 17 milioni di spettatori, con uno share del 63%.

Da Artribune.

10 maggio – Viene liberata la volontaria italiana Aisha Silvia Romano

Il 10 maggio Aisha Silvia Romano atterra all’aeroporto di Ciampino, accolta dalla famiglia e dal premier Giuseppe Conte. La volontaria di un’Onlus italiana era stata rapita il 20 novembre 2018 a Chakama, in Kenya, portata oltre il confine somalo e venduta al gruppo jihadista Al Shaabab. Le trattative per la liberazione cominciano nell’estate 2019, dopo che i terroristi decidono di contattare l’intelligence italiana che stava lavorando sul caso. L’accordo viene raggiunto dopo mesi di negoziazione, molti giornali sostengono attraverso il pagamento di un riscatto. La notte tra l’8 e il 9 maggio Aisha Silvia Romano è finalmente libera. I media nazionali nei giorni successivi al suo arrivo si concentrano sui vestiti tradizionali somali che Romano indossa per rientrare a Roma e che, data la sua conversione all’Islam, decide di continuare a portare. Dopo un periodo di raccoglimento con la famiglia e conoscenza della comunità musulmana milanese, Romano rilascia la prima intervista al giornale La Luce in luglio, in cui racconta la sua conversione e la sua speranza per il futuro. 

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Aisha Silvia Romano tra i giornalisti. ANSA

25 maggio – George Floyd, cittadino statunitense afroamericano, viene ucciso da un agente di polizia

Nella città di Minneapolis, in Minnesota, nel bel mezzo della pandemia da Coronavirus, viene assassinato George Perry Floyd. Afroamericano, Floyd viene ingiustamente arrestato e ucciso da un poliziotto in servizio, con la presunta accusa di aver pagato un pacco di sigarette con una banconota falsa. Mentre l’agente gli soffoca il collo con il ginocchio, più volte Floyd dice una frase che ha fatto il giro del mondo: «I can’t breathe», non riesco a respirare. Questa frase ha avuto una valenza ancora più forte visto che il mondo era nel mezzo di una pandemia che come sintomo più grave e conducente alla morte ha proprio quello della perdita del respiro. Da una parte un razzismo machocentrico e bianco contro esseri umani dalla pelle nera, dall’altra una pandemia che non lascia scampo. Due flagelli, ma differenti nella volontà. L’uccisione dell’uomo ha generato in tutto il mondo manifestazione a favore dei diritti degli afroamericani. Il caso più famoso è quello del movimento Black Live Matters.

Un volantino con il volto di George Floyd (Christine T. Nguyen/Minnesota Public Radio via AP)

4 agosto – Nell’area del porto di Beirut una grave esplosione devasta la città uccidendo oltre 220 persone

Sono le 18 e 08 circa, quando a Beirut, capitale del Libano, un’esplosione uccide oltre 220 persone e ne ferisce più di 7mila. Secondo le prime ricostruzioni, l’incendio che ha causato l’esplosione sarebbe iniziato durante i lavori di saldatura che erano in corso in un magazzino che conteneva il nitrato di ammonio, un composto chimico utilizzato principalmente come fertilizzante ma anche per la costruzione di esplosivi. Le immagini e i video dell’esplosione hanno fatto il giro del mondo e invaso i social network di ogni Paese, oltre a scatenare un’ondata di solidarietà da parte dei principali leader mondiali. Anche questo, secondo noi, è stato uno dei fatti chiave del 2020. In diversi hanno collegato l’esplosione alle vicende dell’ex primo ministro libanese Rafiq Hariri. Hariri fu ucciso nel 2005 con un’autobomba e proprio il 4 agosto scorso sarebbe dovuta arrivare la sentenza contro le quattro persone imputate per la sua morte. 

L’esplosione di Beirut, da exibart.com

20 agosto – Alexei Navalny, oppositore di Vladimir Putin, viene avvelenato

Il 20 agosto Alexei Navalny, oppositore di Vladimir Putin, collassa su un aereo diretto da Tomsk a Mosca. Viene ricoverato in terapia intensiva e cade in coma. Nonostante i sospetti dei media occidentali, i medici russi negano che ci siano tracce di avvelenamento. Presto la Germania fa pressione affinché Navalny venga trasferito nell’ospedale Charité di Berlino, dove rimane per 32 giorni e dove si può accertare che Navalny è stato avvelenato con un potente agente nervino, il Novichok, usato in precedenza dai servizi segreti russi per uccidere l’ex spia Sergei Skripal. Una dettagliata inchiesta curata da Bellingcat, The Insider, Der Spiegel e CNN ha confermato che l’FSB (l’agenzia di sicurezza interna dello stato russo) sarebbe dietro l’avvelenamento e che Navalny era pedinato già dal 2017, quando si candidò per le presidenziali del 2018. A conferma del reportage, il 21 dicembre Bellingcat pubblica un audio di una chiamata in cui Konstantin Kudryavtsev, esperto di armi chimiche dell’FSB, confessa inavvertitamente allo stesso Navalny, che si fingeva l’assistente del capo del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev, il piano per l’avvelenamento.

momenti chiave 2020
Alexei Navalny durante la chiamata con Konstantin Kudryavtsev
Fonte: Bellingcat

20/21 settembre – In Italia si svolge il Referendum per il taglio dei Parlamentari

A settembre 2020 si è svolto il referendum per ridurre il numero dei parlamentari di Camera e Senato. Le operazioni di voto si sono svolte in Italia domenica 20 settembre dalle ore 07:00 alle ore 23:00 e lunedì 21 settembre dalle 7:00 alle 15:00; gli scrutini sono iniziati subito dopo. A vincere è stato il , con quasi il 70% dei voti: questo si concretizzerà con la riduzione del numero dei deputati della Camera da 630 a 400 e la riduzione del numero dei senatori da 315 a 200. A livello di rappresentanza si tratta di 1 deputato ogni 151mila abitanti. Con questi numeri, l’Italia è diventata uno dei paesi con il più basso rapporto di rappresentanza politica / popolazione dell’intera Unione Europea. Non c’è bisogno di spiegare perché si tratta di uno dei fatti chiave del 2020.

Luigi Di Maio e la simbolica “lotta alle poltrone”. Da Repubblica.

3 Novembre – Si svolgono le elezioni Presidenziali negli Stati Uniti d’America

Nel novembre 2020 i cittadini statunitensi sono stati chiamati alla scelta del nuovo presidente statunitense. Un voto, questo, decisamente insolito, in un clima difficile, tra le proteste dei BLM e il Covid-19, che ha modificato in modo inedito le campagne e l’intero sistema di voto. Lo spoglio ha proclamato 46° presidente eletto il democratico Joe Biden, vicepresidente sotto l’amministrazione Obama. Biden aveva vinto contro grandi big democratici, come Bernier Sanders, alle primarie democratiche, svoltesi anch’esse nel 2020. La coppia Joe Biden e Kamala Harris (sua Vice e prima donna afro-asiatica in questo ruolo) non hanno di ottenuto il benestare del Presidente uscente Donald Trump, che ha annunciato azioni legali contro presunti brogli ai suoi danni. Le cause però non hanno ancora destato risultati e l’insediamento di Biden è previsto regolarmente per il 20 gennaio 2021. Per approfondire, qui.

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Joe Biden e Kamala Harris. Ph: Stefani Reynolds/Bloomberg via Getty Images

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25 novembre – Muore Diego Armando Maradona

Si è spento nella sua casa a Tigre, in Argentina, pochi giorni dopo aver compiuto 60 anni. Il suo nome, Diego Armando Maradona, è una leggenda nel mondo del calcio mondiale: una carriera sportiva che lo ha portato anche in Italia, dove per anni ha giocato nel Napoli, diventandone un’icona indiscussa. Contro l’Inghilterra ai quarti di finale di Messico 1986 segnò una rete considerata il gol del secolo, tre minuti dopo aver segnato un gol con la mano (noto come mano de Dios), altro episodio rimasto nella storia del calcio. L’improvvisa morte, avvenuta il 25 novembre 2020, oltre ad aver innescato molte polemiche relativamente alla vita “controversa” del calciatore, ha suscitato un grande cordoglio in tutto il mondo, particolarmente in Argentina (dove il presidente Alberto Fernández ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale) e a Napoli dove si sono tenute veglie per strada durante la notte seguente, ragion per cui la morte di Maradona rientra a pieno titolo nella nostra lista di fatti chiave del 2020. Il giorno seguente, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha annunciato la decisione di intitolare lo stadio a Maradona.

Fonte: Citynews.

24 dicembre – Regno Unito e Unione Europea annunciano un accordo per la Brexit

Lo scorso giovedì 24 dicembre l’Unione Europea e il Regno Unito hanno raggiunto un accordo sulla Brexit (termine che indica l’uscita dell’UK dall’Unione), che regolerà i rapporti commerciali bilaterali a partire dal primo gennaio 2021. L’accordo è stato definito dal Financial Times un «divorzio amichevole», in grado di regolare diversi aspetti delle relazioni future, alcuni dei quali saranno però ancora oggetto di micro-negoziati nei prossimi mesi. La storia di Brexit è una storia tumultuosa: iniziata nel 2016 con il referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’UE – con i favorevoli all’uscita attestati sul 51,9% – ha vissuto diverse peripezie, a partire dalle proteste per il remain in Scozia. Dopo 3 primi ministri e 4 anni di incertezza politica ed economica, a chiudere l’accordo è stato Boris Johnson, primo ministro britannico da dicembre 2019.

Boris Johnson e Ursula von der Leyen (Photo by Aaron Chown – WPA Pool/Getty Images)

A cura di Agnese Zappalà, Michele Castelnovo, Andrea Potossi, Mattia Brambilla, Antonella D’Eri Viesti, Francesca Campanini.

Foto in apertura: AP Photo/Manu Fernandez

 


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