Resistenza mostra

«80 volte Bella Ciao!» Il racconto della Resistenza in mostra

Visitabile fino all'11 maggio a La Vaccheria di Roma, la mostra riunisce le opere di 40 artisti contemporanei che narrano della Resistenza

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In occasione dell’importante ricorrenza degli 80 anni della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, lo spazio culturale ed espositivo La Vaccheria di Roma inaugura la mostra 80 volte Bella Ciao!, ideata e curata dallo scrittore e giornalista d’arte Roberto Gramiccia.

L’esposizione, promossa e sostenuta da ANPI nazionale e dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, si inserisce nel contesto più ampio degli eventi culturali realizzati da EXTRAFESTA in occasione della Festa della Resistenza 2025 di Roma Capitale.

La mostra, visitabile gratuitamente fino al 18 maggio, è un racconto corale e polifonico della Resistenza attraverso lo sguardo di 40 artisti contemporanei di fama nazionale ed internazionale, le cui eterogenee sensibilità e i diversi linguaggi stilistici arricchiscono di sfumature la narrazione di un evento cardine della storia italiana.

Le opere in mostra, opportunamente selezionate o realizzate specificamente per questo evento, costituiscono una preziosa occasione per riflettere attraverso la lente dell’arte contemporanea sui valori morali di cui la Resistenza è portatrice, primo fra tutti l’Antifascismo. Valori che risultano ancora oggi essenziali per orientarsi in una contemporaneità dilaniata da un ritorno su scala globale dei nazionalismi e della retorica militarizzante.

In tale contesto l’arte diventa prezioso strumento di indagine del passato ma anche chiave interpretativa di un presente sempre più polarizzato, segnando il ritorno a un’arte che miri a sensibilizzare e a far riflettere sui grandi temi della contemporaneità.

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Tra le opere in mostra non mancano riferimenti all’attualità, come nella composizione di Angelo Bellobono dove l’isola di Ventotene dialoga con il ritratto di Sandro Pertini e dell’attivista Pakhshan Azizi, condannata a morte dalla Corte suprema iraniana, entrambi accostati alla bandiera palestinese. L’isola diviene così metafora di interconnessione tra terre e luoghi lontani da un punto di vista geografico e temporale:

Ho allora immaginato esseri e territori come isole, che dialogano per costruire ponti di pace e libertà, individuale e collettiva.

Resistenza mostra

Analogamente, nell’opera di Paolo Bielli dall’esplicativo titolo Meno invidie, meno guerre, la figura del partigiano morente diventa un monito per l’Europa che si staglia come una macchia insanguinata sull’orizzonte, per uno sforzo collettivo verso la pace.

Resistenza mostra
Paolo Bielli, Meno invidie, meno guerre

Un omaggio alle partigiane è presente in diverse opere della mostra, contribuendo alla rivalutazione del ruolo delle donne nella Resistenza. Tra queste, 80°. Ancora fischia il vento!, di Stefano Salvi dedicata a Tina Costa, la «Partigiana Silvana». Nella tela l’immagine della giovane staffetta che «sorride irrorata dalla luce della libertà conquistata» si rispecchia nella figura di una donna ormai matura, ma sempre in prima linea nel difendere i valori della Resistenza.

Resistenza mostra
Stefano Salvi, 80°. Ancora fischia il vento!

Libro aperto per Paola Garelli di Silvia Stucky è un’opera di forte impatto costituita da 80 fogli di carta scritti a mano, nei quali è riprodotta per ottanta volte la lettera della partigiana ventottenne Paola Garelli, contenuta nel volume Ultime lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana. Come sottolineato dall’artista, l’esortazione a studiare rivolta più volte alla figlia sottende un richiamo al valore della cultura che emancipa dall’ignoranza.

Silvia Stucky, Libro aperto per Paola Garelli

Il numero 80 viene ripreso anche nella xilografia di Caterina Ciuffetelli attraverso la riproduzione seriale di ottanta papaveri stilizzati, metafora dell’arco degli anni di vita di un individuo che per la prima volta nella storia dell’umanità ha avuto il privilegio di vivere in pace, anche grazie al sacrificio degli uomini e delle donne della Resistenza.

Resistenza mostra

Come sottolineato dall’artista Giuseppe Modica, presente nel percorso espositivo con l’opera Ricordo del 25 aprile, la mostra vuole essere un monito a mantenere viva la memoria del 25 aprile, «motivo di riflessione nel presente per una proiezione nel futuro».

Giuseppe Modica, Ricordo del 25 aprile

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Gli artisti in mostra:
Ennio Alfani; Francesco Paolo Ambrosecchio; Paolo Assenza; Gianfranco Basso; Angelo Bellobono; Jacopo Benci; Paolo Bielli; Valeria Cademartori; Ennio Calabria; Bruno Ceccobelli; Primarosa Cesarini Sforza; Caterina Ciuffetelli; Angelo Colagrossi; Ettore Consolazione; Marzia Corteggiani; Gianni Dessì; Paolo Di Nozzi; Davide Dormino; Alessandra Giovannoni; Pierluigi Isola; Adele Lotito; Mauro Magni; Roberta Maola; Giuseppe Modica; Daniela Monaci; Franco Mulas; Gianfranco Notargiacomo; Luca Padroni; Claudio Palmieri; Maurizio Pierfranceschi; Luca Piffero; Salvatore Pulvirenti; Pietro Ruffo; Saverio Ruiu; Jack Sal; Stefano Salvi; Sandro Sanna; Maurizio Savini; Vincenzo Scolamiero; Silvia Stucky.

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Arianna Trombaccia

Romana, classe 1996, ha conseguito la laurea magistrale con lode in Storia dell'arte presso l’Università La Sapienza. Appassionata di scrittura creativa, è stata tre volte finalista al Premio letterario Chiara Giovani. Lettrice onnivora e viaggiatrice irrequieta, la sua esistenza è scandita dai film di Woody Allen, dalle canzoni di Francesco Guccini e dalla ricerca di atmosfere gotiche.

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