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Al Teatro Out Off di Milano
una rivisitazione dell’Amleto
di W. Shakespeare e H. Müller

3 minuti di lettura

HAMLET UND OPHELIA BEFREIT

MILANO -Dal 15 al 20 marzo al Teatro Out Off di Milano la compagnia teatrale Club Silencio porta in scena Hamlet und Ophelia Befreit. Lo spettacolo prende le mosse naturalmente dalla celebre opera di Shakespeare e dalla rivisitazione di Müller: lo scopo  indagare l’uomo moderno, nauseato dal capitalismo, contrapposto alla povertà delle periferie del mondo.

Amleto: un eroe o un antieroe? Nella tragedia di Shakespeare, Amleto ha carne, ossa, voce, un ruolo di principe defraudato di un regno, di figlio orfano e attonito di fronte alla sensualità materna, ma soprattutto ha un tempo, un’era. Amleto vaga meditabondo nei torrioni del castello, tra le sue sale, ordisce piani, trama vendetta, rifugge l’amore, recita un ruolo da folle, alla ricerca di un’identità di adulto.

Per Müller Amleto è la personificazione dell’uomo moderno, svuotato di ruolo, “non sta più al gioco”, non ha più tempo, vaga tra carri armati, nella solitudine degli aeroporti, non riesce a abitare più nemmeno il suo corpo. Persino Ofelia e Gertrude, che in Shakespeare vivono una femminilità carnale anche se drammatica, diventano prive di matrice.

Hamlet und Ophelia Befreit è uno spettacolo che si interroga sul senso del vivere, consumato in un freddo esistenziale da gelare il cuore.

I dubbi di grandi drammaturghi come W. Shakespeare si intrecciano alle domande di Amleto, all’Interprete di Amleto, Ofelia e Gertrude, l’essere umano si confonde nel personaggio, gli attori smarriscono il proprio ruolo, il drammaturgo si mostra nella sua umanità, al di là delle parole cesellate, rivelando a tratti anche un’inaspettata meschinità. La caduta delle maschere, delle apparenze dove ognuno recita un ruolo, porta i personaggi, gli interpreti, e inevitabilmente gli attori in una spirale di dolore, di inadeguatezza, in una sorta di meccanizzazione dei sentimenti.

Il tutto è accompagnato dai rumori metropolitani, che svelano un’assenza di armonia e di calore nei cuori degli interpreti in cui anche gli spettatori possono riconoscersi. Solo un abbraccio saprà riportare infine i due “abbandonati al mondo” al calore dell’umanità e ad una possibile speranza in un’alba non più livida di solitudine.

15 – 20 marzo
Teatro Out Off in collaborazione con Compagnia Club Silencio – Milano

HAMLET UND OPHELIA BEFREIT

Progetto e regia di Pūjādevī
con Eleonora Cecconi, Luca Pasquinelli

S.F.

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Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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