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Andare alla radice | Bar Europa

1 minuto di lettura

L’erba, comunemente detta, o le piante erbacee se vogliamo essere più precisi, condividono la stessa radice con le erbacce. Origine botanica e linguistica ma non solo.

Le piante erbacee e le erbacce, infestanti o malerba che dir si voglia, sono sempre uniche e nella propria unicità riflettono la storia dei luoghi, della terra da cui traggono la forza per crescere.


Prendere l’erba e la malerba e farne un taccuino significa in qualche modo appuntare la vita per esprimerle in una muta di colori che cambiano nel tempo e che non estraggono ma aggiungono uno strato di realtà invisibile al mondo visibile.

Ne abbiamo parlato nel Bar Europa al Rock Night Show su Radio Godot con Gaia Bellini, artista e creatrice dei Taccuini Botanici, e Francesca Guida, fondatrice di Eccom, idee per la cultura, e ideatrice insieme a PAV di Live Museum Live Change ai Mercati di Traiano.

Esiste un nesso tra l’arte intesa come atto creativo e la nostra percezione dello spazio e del tempo.


Andare alla radice di un luogo, saperne cogliere la memoria, risalirne il principio, immaginarne il futuro, e nel frattempo attraversarlo nello spazio attraverso il tempo, passeggiarlo, dialogarlo, vuol dire viverlo, condividerlo, riempirlo ed arricchirlo come spazio vitale vivendolo.

Buon ascolto!

 


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Michele Gerace

Scuola "cento giovani", avvocato, presidente dell'Osservatorio sulle Strategie Europee per la Crescita e l'Occupazione, fondatore tra i fondatori di Fonderie Digitali, ideatore di "Costituzionalmente: il coraggio di pensare con la propria testa", assiduo frequentatore del Bar Europa e dell'omonima rubrica al Rock Night Show su Radio Godot, alle prese con il diritto e le politiche dell'Unione europee. Responsabile del progetto "La Fondazione Luigi Einaudi per la Scuola". Alla ricerca di un principio costituente del mondo.