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Bologna torna a stupire con la sua Children’s Book Fair

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3 minuti di lettura

Bologna Children’s Book Fair, la più celebre fiera del libro per ragazzi internazionale, è tornata dal 26 al 29 marzo a BolognaFiere con la sua 55^ edizione. I numeri di quest’anno sono stati particolarmente positivi: si sono contante 27.642 presenze totali (+3% rispetto al 2017), di cui 12.403 visitatori provenienti da paesi esteri (+6% rispetto al 2017). L’esposizione, che ha occupato oltre 20 mila metri quadrati, ha ospitato ben 1.390 espositori (110 in più rispetto al 2017,  +8,6%) provenienti da 77 Paesi e regioni del mondo.

La fiera si è focalizzata su diversi settori legati all’editoria e alla cultura per l’infanzia: non solo libri e albi illustrati, ma anche fumetti, giochi, videogiochi, oltre a numerosi progetti tematici sviluppati in circa 250 appuntamenti e seminari con ospiti di grande calibro.

Inoltre, ben 6 mila illustratori hanno partecipato alle attività e ai workshop proposti nell’Illustrators Survival Corner, uno spazio dove gli artisti, soprattutto i più giovani, hanno avuto la possibilità di incontrare esperti del settore per scambiare idee e chiedere consigli riguardo il proprio mestiere.

La Cina è stata il Paese Ospite d’Onore, con un grande stand di oltre 600 mq dove sono stati presentati più di 3.000 titoli, tra narrativa, albi, fumetti, materiale didattico e libri di taglio scientifico. Lo stand, suddiviso in tre aree, una dedicata ai libri, una alle mostre e una alle attività, ha attirato un alto numero di visitatori interessati a conoscere una cultura affascinante e solo apparentemente distante.

Tra gli eventi proposti a Bologna, sono stati nominati i finalisti del Premio Andersen 2018, che verrà consegnato sabato 28 maggio a Genova; i vincitori del Premio Strega Ragazze e Ragazzi, Lluís Prats Martínez e Paola Zannonere; e la vincitrice dell’Astrid Lindgren Memorial Award, quest’anno assegnato a Jacqueline Woodson.

Anche quest’anno Bologna Children’s Book Fair si è rivelata ancora una volta un punto di riferimento fondamentale per editori, autori, illustratori, traduttori, agenti, insegnanti ed appassionati al mondo dell’infanzia in ogni sua forma.

L’unico punto a sfavore di una fiera da tempo fondamentale nel campo dell’editoria e della cultura per ragazzi è proprio la mancanza di questi ultimi. Con un fine volutamente commerciale, Bologna Children’s Book Fair, a differenza di anni fa, esclude scolaresche e – per ragioni ben comprensibili – non incoraggia la presenza dei più giovani, bambini o ragazzi che siano, trascurando proprio i diretti interessati. Tuttavia, la fiera continua a dimostrarsi preziosa per collezionare nuovi spunti di lettura, per conoscere diverse case editrici da tutto il mondo e le nuove proposte letterarie sul mercato, per incontrare i propri autori o illustratori del cuore e per immergersi in un mondo – quello della cultura per l’infanzia – sempre più fiorente.

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