Sovvertire le logiche dell’arredo urbano è possibile, sostituendo a manifesti da parati immagini più vitali, ingentilendo i muri, rivitalizzando le macerie. Design che ridisegnano i volumi, come la street art veste le superfici. Barriere che si distendono in ornamenti, spazi dell’accoglienza e della cultura, ecosostenibili, animalisti, aperti e sicuri per le donne, dal forte spirito civico. La galleria di arredi gentili è ricca nelle città del mondo.
Visible Distance/Second Sight ridisegna sui manifesti pubblicitari quello che, con la loro invadenza, sottraggono alla vista.
Restart è un cantiere permanente, che la partecipazione dei cittadini ricostruisce sulle macerie a L’Aquila.
In Iran sui Muri della gentilezza si appendono e si prendono vestiti, a seconda delle necessità.
Smog Free Tower è l’aspirapolvere più grande del mondo, che pulisce l’aria di Pechino grazie all’intuizione del designer Daan Roosegaarde.
Lace Fence è un esemplare di merletto urbano a chiusura di spazi, che sostituisce ai cancelli un motivo ornamentale.
A Firenze Ristogatto nutre le colonie feline, Gattomaca è un riparo per cullarli al caldo o al fresco.
Gaon Street Light carbura con la spazzatura: luce dal metano, generato dall’organico gettato dai passanti.
Fermate che nell’attesa aprono mondi.
Vetrine che giocano a mascherarsi da prodotti.
Colline da prendere con le pinze.
Fonte immagine di copertina: www.architetturaecosostenibile.it