Il 7 settembre Yoko Ono ha presentato a Padova Ex It: l’installazione site specific, curata da Jon Hendricks e promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, sarà visitabile fino al 6 gennaio 2025. L’opera, nata alla fine degli anni Novanta dalla mente di Yoko Ono e da quella di Paolo De Grandis, approda finalmente nel luogo per la quale era stata originariamente pensata: Palazzo della Ragione.
L’installazione «Ex It» di Yoko Ono
Ebbi l’occasione di visitare Padova, in Italia. Mi accompagnarono in un antico palazzo in pietra, costruito molti secoli fa: Palazzo della Ragione, edificato nel 1218. Senza darmi spiegazioni, un uomo mi fece salire al secondo piano. Davanti a me si apriva ora un enorme spazio, simile a una sala da ballo. Improvvisamente, nella mia visione, scorsi molte persone allineate in fila nella stanza. Cosa stava succedendo? In quel momento, la persona che mi aveva portato lì mi spiegò che quella era una stanza dove venivano effettuate le esecuzioni.
Non era una sala da ballo. Vidi molte, molte bare di uomini, donne e bambini che riempivano la stanza. Alla fine, da ognuna delle bare spuntarono degli alberi. Gli alberi divennero una foresta. Uccelli cantavano tutt’intorno… e io cominciai a piangere. È così che è nata quest’opera. È la memoria di ogni razza, di ogni Paese. È la memoria del genocidio: il dolore, l’orrore e la salvezza. I morti volevano che ricordassimo, credo. Le nostre lacrime aiuteranno a guarire la memoria.
La particolarità dell’installazione è dunque senza dubbio il fatto che l’artista l’abbia pensata in stretta e indissolubile connessione al luogo padovano.
Cento bare di legno di differenti dimensioni da cui emergono altrettanti ulivi riempiono il salone principale di Palazzo della Ragione: una metafora della resilienza della vita che dal 1997 è stata esposta in diversi Musei internazionali. La fruizione dello spettatore, che cammina tra le bare, è accompagnata dal suono di uccelli che cantano in maniera dolce e mite.
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Il luogo
Palazzo della Ragione si trova nel centro storico di Padova ed è uno dei più importanti siti storico-artistici della città. La sua costruzione iniziale risale al 1218 per venire poi ampliato nei primi anni del secolo successivo, era la sede dei tribunali cittadini.
Gli affreschi originali realizzati da Giotto e la sua scuola, distrutti da un incendio nel 1420, furono sostituiti con un ciclo astrologico dal maestro padovano Nicolò Miretto in collaborazione con Stefano da Ferrara. L’installazione Ex It, dialoga perfettamente con il luogo ed vive in completa simbiosi con essa: il tema della giustizia è un filo rosso che mantiene in connessione il luogo civico medievale, l’opera contemporanea e lo spettatore. Come riportato dall’assessore alla cultura Andrea Colasio:
Questa è una straordinaria occasione di far convivere un’installazione ricca di senso, di costante e rinnovata attualità proprio per l’universalità dei suoi temi, con il monumento civico per eccellenza della città, e con un ciclo affrescato di estrema suggestione che fa parte della lista del patrimonio mondiale Unesco.
L’artista
Yoko Ono, ad oggi novantunenne, è un’artista giapponese naturalizzata statunitense. Nota per performance che sfidano le convenzioni sociali, fu una dei primi membri del gruppo Fluxus con cui sperimentò diversi strumenti di espressione artistica: tra tutti, insieme alle performance, spiccarono sicuramente i suoi film sperimentali. Ottenne molto successo con No. 4 (anche conosciuto con il titolo Bottoms): la pellicola del 1966 consiste in una successione di inquadrature di natiche di persone che camminano. Si tratta senza dubbio di una delle opere più celebri e al contempo provocatorie dell’artista: il film, con un intento a metà strada tra il concettuale e l’ironico, sfidava le concezioni cinematografiche e culturali degli anni Sessanta.
Il matrimonio con John Lennon l’ha resa nota ai più: i due, oltre ad avere allestito insieme diverse opere d’arte, hanno anche creato eventi per la promozione della pace come il famoso Bed-In for Peace.
Yoko Ono negli anni ha preso parte a molte manifestazioni in favore della libertà e dei diritti umani. Ancora oggi, rimane una voce importante dell’attivismo.
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L’installazione non prevede supplementi rispetto al costo dell’entrata a Palazzo della Ragione. Per maggiori informazioni su costi e orari: https://padovamusei.it/it/biglietti-orari-musei.