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Gerhard Richter e la sua Betty

1 minuto di lettura
Un quadro che non sembra un quadro ma piuttosto una fotografia, un ritratto che ritratto non è, visto che il soggetto è di spalle.
Questa è Betty, la figlia dell’artista, ma (Dresda, Germania, 1932) sembra più essere interessato ai dettagli floreali della sua giacca e alla sua pettinatura piuttosto che disegnarle il viso.

Richter-Betty
Betty, 1988, olio su tela (102×72 cm)

Così come lei non guarda in faccia noi, così Richter non si cura minimamente delle convenzioni pittoriche e volge loro letteralmente le spalle. Ogni concetto tradizionale della pittura e della rappresentazione è superato.

Lo sfondo monocromatico richiama alcune opere astratte dell’autore, un altro metodo espressivo di Richter che ha reso la sua arte estremamente diversificata.
 
Altre opere di Richter sono visionabili sul sito Artsy, risorsa per collezionismo e istruzione, la cui mission è rendere tutta l’arte del mondo accessibile a chiunque abbia una connessione internet.

Lorena Nasi

Grafica pubblicitaria da 20 anni per un incidente di percorso, illustratrice autodidatta, malata di fotografia, infima microstocker, maniaca compulsiva della scrittura. Sta cercando ancora di capire quale cosa le riesca peggio. Ama la cultura e l'arte in tutte le sue forme e tenta continuamente di contagiare il prossimo con questa follia.

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