fbpx

Homeart contro la solitudine: la creatività che passa i muri

3 minuti di lettura

Per le strade chiuse che restano deserte non è più tempo di graffiti e murales. Questi silenzi vuoti rotti dalle ambulanze e dalle volanti della polizia scoraggiano a cantare e raccomandano di stare a casa. Ma se il colore non può uscire dall’uscio possiamo disegnare su quelle pareti soffocanti che segnano i confini dei nostri desideri. Così l’Associazione Nazionale per la Creatività Urbana (Oculus) risponde all’appello #iorestoacasa: passare le pareti con il pensiero, e non solo quelle, ma tutti i materiali possibili.

Leggi anche:
Un museo (virtuale) al giorno per resistere al Coronavirus

Aprire la mente e portarla lontano, fin dove i passi adesso non possono andare. I bambini sono molto bravi in questo. Portare in casa l’arte di strada per rendere il confino occasione di crescita e stimolo di volo. Usare quei canali che un tempo filtravano le relazioni umane per rinfocarle e non lasciarle sfumare. Condividere, nei modi e nei tempi oggi possibili. Creare, nei luoghi e nelle forme che ci rimangono. Sono ancora tante.

Il canale di diffusione del contributo è la pagina Instagram OCULUS APS e la modalità è un breve video-tutorial sulla tecnica, da caricare sul proprio profilo con l’hashtag #iorestoacasa e taggando la pagina OCULUS APS.

«Una volta un saggio disse: “Il lavoro dello street artist inizia a casa”. Ispirandosi a queste antiche parole abbiamo voluto rispondere al difficile momento che l’Italia sta passando ideando il progetto #iorestoacasa. Noi di Oculus vogliamo divulgare la cultura che nasce in strada, con la speranza di poterci tornare al più presto. Siamo certi che insieme contribuiremo a rendere questa quarantena più creativa!»

L’invito è a dare un contributo, che parli di una tecnica di arte di strada che sia applicabile anche in casa. Si solletica la voglia di sfogliare, curiosare e agire con quei mezzi che, siamo fortunati, oggi fanno la tecnologia amica della socialità. Interventi che prima abbellivano luoghi di condivisione, oggi devono creare spazi diversi da vivere. Partire dalla casa invece che dalla strada, con sempre lo stesso valido, vivo, forte intento: condividere nel senso di creare una linea immaginaria che disegni un comune sentire.

Oculus

Segui Frammenti Rivista anche su Facebook e Instagram

 

* * *

Sì, lo sappiamo. Te lo chiedono già tutti. Però è vero: anche se tu lo leggi gratis, fare un giornale online ha dei costi. Frammenti è una rivista edita da una piccola associazione culturale no profit, Il fascino degli intellettuali. Non abbiamo grandi editori alle spalle, anzi: siamo noi i nostri editori. Per questo te lo chiediamo: se ti piace quello che facciamo, puoi sostenerci con una donazione. Libera, a tua scelta. Anche solo 1 euro per noi è molto importante, per poter continuare a essere indipendenti, con la sola forza dei nostri lettori alle spalle.

Francesca Leali

Nata a Brescia nel 1993. Laureata in lettere moderne indirizzo arti all'Università di Bergamo, dopo un anno trascorso in Erasmus a Parigi. Appassionata di fotografia, cinema, teatro e arte contemporanea.