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«Il Profumo» di Patrick Süskind

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3 minuti di lettura

Scritto nel 1985 da Patrick Süskind, Il Profumo era destinato a diventare un best seller mondiale. Tradotto in più di venti lingue, il romanzo dà vita ad un antieroe che disgusterà il lettore e, proprio per questo, lo conquisterà.

Nel fugace regno degli odori

Francia. XVIII secolo. Nella Parigi più misera e fetida, nasce il nostro Jean-Baptiste Grenouille, un bambino già predestinato all’odio. Prima rifiutato dalla madre che, credendolo morto, lo dà alla luce tra fango e interiora di pesce, poi temuto e ignorato da tutti in orfanotrofio.

Fin dalle sue prime ore di vita Jean-Baptiste possiede un olfatto eccezionale e un’intelligenza fuori dal comune. Sarà per questa sua passione per gli odori e per un amore mai ricevuto che Jean-Baptiste diventerà un terribile assassino facendo tremare l’intera Francia.

Colui che domina gli odori, domina il cuore degli uomini

Un romanzo olfattivo quello di Süskind che, con uno stile perfetto, descrive una Francia attraverso i suoi profumi e odori. Dalla puzzolente Parigi alla soave Grasse, seguiamo il percorso di Jean-Baptiste che più di ogni altra cosa desidera imbottigliare gli odori che sente ed è disposto a tutto pur di possederne l’essenza.

Jean-Baptiste infatti è spinto non solo da una malsana passione, ma anche da una triste necessità: egli stesso non ha un odore proprio. Questa mancanza lo distrugge. È invisibile agli occhi del mondo e per questo non amato. Per far sì che tutti lo amino, Jean-Baptiste decide di imbottigliare la bellezza proprio come si imbottiglia un profumo. Solo così Jean-Baptiste avrebbe avuto l’attenzione tanto agognata:

«Poiché gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’orrore, davanti alla bellezza, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi al profumo.»

 E per farlo non si farà scrupoli ad assassinare le più belle ragazze di Francia.

Un personaggio sicuramente scellerato e crudele quello di Jean-Baptiste, ma spinto da un’angoscia esistenziale e da una ricerca tutta umana: la voglia di essere amato. Purtroppo la lezione che ne ricaverà non sarà quella che si aspettava.

«Il Profumo» su grande schermo

 Diretto da Tom Tykwer e con attori del calibro di Dustin Hoffman e Alan Rickman, la pellicola è stata immeritatamente sottovalutata. Il film è fedele al romanzo e riesce a rappresentare, attraverso le immagini, gli odori, le angosce e la bellezza che il lettore prima poteva solo immaginare.

Un romanzo e un film che uniti creano un connubio perfetto tra pagina e pellicola. Una storia che lascia su di noi una traccia come un fantastico profumo.

Immagine di copertina: unsplash.com

 


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Azzurra Bergamo

Classe 1991. Copywriter freelance e apprendista profumiera. Naturalizzata veronese, sogna un mondo dove la percentuale dei lettori tocchi il 99%.

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