È stata inaugurata lo scorso 25 febbraio la nuova mostra ospitata nelle sale della Galleria Civica di Trento: Intelligenze emotive. Storie di connessioni empatiche. L’esposizione esplora il tema psicologico attraverso opere delle Collezioni del Mart, interventi site-specific e prestiti provenienti dalle gallerie private della città. Ma la vera curiosità di questo progetto sta nel fatto che si tratta di una mostra-laboratorio curata in modo sperimentale da tre studenti dell’Università di Trento, Lisa Maturi, Ginevra Perruggini e Giuseppe Scalia, coinvolti nel programma di Officina Espositiva, piattaforma scientifica e operativa che permette a studenti del corso di Storia dell’Arte e Studi museali di confrontarsi con la pratica museale. Il lavoro è stato coordinato dal professore di Storia dell’Arte contemporanea Denis Viva e da Gabriele Lorenzoni, curatore e responsabile della Galleria Civica. La mostra sarà visitabile fino al 4 maggio 2025.
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«Intelligenze emotive»: il tema esplorato
La ricerca alle spalle del lavoro espositivo parte dal concetto di “intelligenza emotiva”, sviluppato dagli psicologi Peter Salovey e John D. Mayer all’inizio degli anni Novanta, ma reso celebre solo qualche anno più tardi dallo psicologo e giornalista Daniel Goleman. Nel suo libro Emotional Intelligence, pubblicato nel 1995, Goleman ha ampliato e reso noto il pensiero di Salovey e Mayer secondo il quale ognuno di noi possiede, più o meno sviluppata, un’intelligenza che coinvolge la capacità di monitorare le proprie e altrui emozioni, di individuarle e riconoscerle, agendo di conseguenza.
È quindi “capire gli altri” il tema al centro di un’esposizione che, come accennato, attinge a piene mani da una delle collezioni di arte contemporanea più importanti d’Italia. Sono oltre 20.000 i pezzi che costituiscono la collezione pubblica del Mart, che in questa occasione è stata studiata e selezionata nella sua componente più recente. Le opere in mostra sono infatti tutte realizzate dagli anni Novanta in poi, un chiaro segno della volontà di raccontare il presente. Come sottolineato da Gabriele Lorenzoni, l’intelligenza emotiva si presenta quasi come un’esigenza generazionale. Questa necessità è rappresentata dalle opere esposte rendendo evidente il valore sociale profondo dell’arte: la sua capacità di insegnare e aiutare ad abitare il mondo con maggiore consapevolezza.
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La mostra
Il tema dell’empatia, delle intelligenze emotive – declinazione plurale del concetto fortemente sottolineata e voluta dal titolo della mostra e dai suoi ideatori – è affrontato da molteplici punti di vista e tramite media artistici molto diversi tra loro. A opere più “tradizionali” di pittura e scultura sono affiancati video, audio, disegni, collage, restituzioni di performance e fotografie. Allo stesso modo, grandi nomi del panorama artistico internazionale come Alex Katz, Thomas Ruff, Eva Marisaldi e Rä di Martino condividono la stanza con giovani artisti e artiste del territorio trentino.
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