fbpx

John Currin: nudo ironico e critico in un nuovo tempo

//
4 minuti di lettura

Davanti alle opere di John Currin sembra di essere in un anno imprecisato tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento. Sembra di guardare dallo spioncino di una porta, poi se si guarda più a fondo sembra di vedere un corpo che assomiglia più a un vaso pieno d’acqua che esplode, uno strano animale che prende vita, o ancora, un discorso a tu per tu con i canoni di bellezza della società.

John Currin
©John Currin

John Currin, classe 1962, è tra gli artisti più apprezzati del nostro tempo. In lui convivono una tecnica sofisticata e una cultura figurativa ampia e in continuo dialogo. Le sue scene erotiche e i ritratti eleganti sono spudorati e spesso ironici. 

Leggi anche:
Le illustrazioni erotiche di Matu Santamarìa

Per lo più sono dipinti in miniatura, Currin mostra e nasconde allo stesso tempo una conoscenza della storia dell’arte e un gusto del tutto raffinato nella composizione. 

A volte invece lo dichiara apertamente, come nell’opera dal titolo Origin of the World (After Courbet) – 2008 e diventa un vero e proprio tributo a Coubert.

Origin of the World (After Courbet) – 2008 ©John Currin

Forse non è un caso che l’arte di John Corrin viene esposta per la prima volta in uno spazio pubblico italiano nel 2016 al Museo Stefano Bardini di Firenze. È la prima mostra significativa dell’artista newyorkese in Italia. 

John Currin: erotismo e critica alla società

Con ambientazioni mai banali e spesso tacitamente sarcastiche, e una selezione di temi che stilisticamente e graficamente richiamano anche riviste patinate e pornografiche, l’artista americano ha ridefinito la ritrattistica contemporanea.

John Currin
©John Currin

Non abbiamo grandi editori alle spalle. Gli unici nostri padroni sono i lettori. Sostieni la cultura giovane, libera e indipendente: iscriviti al FR Club!

Segui Frammenti Rivista anche su Facebook e Instagram, e iscriviti alla nostra newsletter!

La sua interpretazione dell’erotismo femminile, e così anche della psicologia borghese americana, si rivela surreale, estremamente inquietante. Ma la sua critica è voluta, non è mai aggressiva né scontata, mai troppo vistosa. 

©John Currin

Nudità e genitali sono ben in vista, le scene quotidiane e gli atti sessuali solitari o di gruppo si mischiano e vengono esibiti. Le sue figure sproporzionate o che accentua con una prospettiva distorta, come le espressioni dei volti, tutto sembra concorrere a modifica la rappresentazione rinascimentale ideale del corpo e del viso femminile. Sembra di entrare nei mondi di Mark Ryden, ma estremamente realistico, quasi palpabile.

John Currin
©John Currin

I riferimenti non si limitano e entrano nel mondo della fotografia, con la sua miniatura è inevitabile il ricordo ad André Kertész e le sue donne deformate dalle superfici. 

©André Kertész

Le sue donne possono essere prospere (anche troppo) o l’esatto contrario. Tutto è troppo. Gli atti sessuali possono sembrare riempiti di una certa avidità, quasi voracità, ma in realtà, se si concentra lo sguardo su tutta la sua ricerca, John Currin questa sembra più sottolineare l’esagerata conseguenza della frigidità morale di una classe sociale plasmata dal lusso e dal consumismo.

Sicuramente un artista da seguire. 

 


Segui Frammenti Rivista anche su Facebook, Instagram e Spotify, e iscriviti alla nostra Newsletter

Sì, lo sappiamo. Te lo chiedono già tutti. Però è vero: anche se tu lo leggi gratis, fare un giornale online ha dei costi. Frammenti Rivista è edita da una piccola associazione culturale no profit, Il fascino degli intellettuali. Non abbiamo grandi editori alle spalle. Non abbiamo pubblicità. Per questo te lo chiediamo: se ti piace quello che facciamo, puoi iscriverti al FR Club o sostenerci con una donazione. Libera, a tua scelta. Anche solo 1 euro per noi è molto importante, per poter continuare a essere indipendenti, con la sola forza dei nostri lettori alle spalle.

Fausta Riva

Fausta Riva nasce in Brianza nel 1990.
Geografa di formazione(Geography L-6) poi specializzata in fotografia al cfp Bauer.
Oggi collabora con agenzie fotografiche e lavora come freelance nel mondo della comunicazione visiva.
Fausta Riva nasce sognatrice, esploratrice dell’ordinario. Ama le poesie, ama perdersi e lasciarsi ispirare.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.