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La bella e la bestia

«La Bella e la Bestia»: la favola continua

La storia di un principe dall'aspetto "bestiale" imprigionato nel suo castello e del suo incontro con una bella principessa. Ventisei anni dopo il film d'animazione, la Disney torna su quei luoghi incantanti.

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Nel 1991 Walt Disney ha incantato il mondo con il suo 30° classico d’animazione: La Bella e La Bestia. Ispirato al racconto per l’infanzia di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, il film rivela in tutto il loro splendore quelli che tutt’oggi sono considerati gli elementi chiave delle produzioni Disney: un’atmosfera fiabesca e incantata, buffi personaggi variopinti, e una storia struggente ricca di emozioni. In questo caso particolare, l’amore della giovane Belle per la Bestia dal cuore d’oro ha fatto innamorare generazioni su generazioni, tanto da essere stato il primo cartone animato della storia a ricevere una nomination agli Oscar.

Immagine di una femminilità intelligente e indipendente, la figura di Belle ha rotto gli schemi della fanciulla indifesa per diventare stereotipo del coraggio e della determinazione che solo il vero amore può far sorgere. Sfidando le apparenze, andando oltre le convenzioni, Belle si innamora di una mostruosa Bestia, dall’aspetto terrificante, che dietro zanne e artigli aguzzi cela una infinita tenerezza.

Con il tradizionale bacio che spezza l’incantesimo, e la Bestia tramutata in un aitante principe, la scena si conclude sulle note di una danza dorata, e con la promessa mai spezzata di un eterno lieto fine. Grazie alle superbe animazioni e alle musiche indimenticabili di Alan Menken, La Bella e La Bestia è un sogno ad occhi aperti che il mondo continua ad amare, e che ha continuato a rinnovarsi tramite lo scintillante e spettacolare musical di Broadway e numerosi cortometraggi secondari (tra cui Un Magico Natale).

«La Bella e la Bestia»
www.regnodiney.it

Ed ecco che finalmente, seguendo la popolare scia dei live action record di incassi come Maleficent e Cenerentola, la Disney propone anche La Bella e La Bestia, nelle sale nel marzo 2017 e fra le uscite più attese dell’anno, per la regia di Bill Condon, in cui i personaggi prendono vita nei volti di Emma Watson (nel ruolo di Belle) mitica Hermione nella saga di Harry Potter, Dan Stevens (nei panni della Bestia), noto al pubblico per il suo ruolo in Downton Abbey e Luke Evans (Gaston). Con un cast che ha suscitato gli applausi dei disnaeyani più accaniti nonché dei critici più severi, l’adattamento del celebre classico promette effetti speciali strabilianti, romanticismo a non finire, e garantisce di far provare le emozioni di sempre, in puro stile Disney.

Particolarmente apprezzata la scelta di Emma Watson, ormai immagine della donna intellettuale e molto  attiva tramite l’ONU nella difesa dei diritti delle donne, che dona a Belle quel tocco di modernità e di eleganza in più. Inoltre, a dar voce ai tanto amati gingilli del castello, come il candelabro Lumière, l’orologio Tockins e la teiera Mrs. Brick, saranno interpreti del calibro di Ewan McGregor, Ian McKellen ed Emma Thompson. Senza discostarsi dall’originale, La Bella e La Bestia mantiene l’assetto primario della storia, nonché le ambientazioni, le musiche e i costumi, e si pone come il rinnovo di un sogno iniziato molto tempo fa, in cui la fantasia e i buoni sentimenti hanno ancora la capacità di vincere sulle difficoltà, e dove la vita sembra fermarsi per farci tornare tutti bambini, con gli occhi sgranati, il sorriso sulle labbra e la gioia nel cuore.

«La Bella e la Bestia»
www.badtaste.it

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Anna Maria Giano

Mi chiamo Giano Anna Maria, nata a Milano il 4 marzo 1993. Laureata Lingue e Letterature Straniere presso l'Università degli Studi di Milano, mi sto specializzando in Letterature Comparate presso il Trinity College di Dublino.Fin da bambina ho sempre amato la musica, il colore, la forza profonda di ciò che è bello. Crescendo, ho voluto trasformare dei semplici sentimenti infantili in qualcosa di concreto, e ho cercato di far evolvere il semplice piacere in pura passione. Grazie ai libri, ho potuto conoscere mondi sempre nuovi e modi sempre più travolgenti di apprezzare l'arte in tutte le sue forme. E più conoscevo, più amavo questo mondo meraviglioso e potente. Finchè un giorno, la mia vita si trasformò grazie ad un incontro speciale, un incontro che ha reso l'arte il vero scopo della mia esistenza... quello con John Keats. Le sue parole hanno trasformato il mio modo di pensare e mi hanno aiutata a superare molti momenti difficili. Quindi, posso dire che l'arte in tutte le sue espressioni è la ragione per cui mi sveglio ogni mattina, è ciò che guida i miei passi e che motiva le mie scelte. E' il fine a cui ho scelto di dedicare tutti i miei sforzi, ed è il vero amore della mia vita.

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