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le cinque scene più belle del cinema

L’eros popola il grande schermo: le 5 scene più belle del cinema

Alcune delle più famose sono decisamente poco esplicite: spesso a colpire è ciò che si immagina e non si vede, lo sguardo più che il gesto, il sospiro più che la parola. Ecco la nostra classifica di cinque memorabili scene erotiche del cinema.

8 minuti di lettura

Le donne… Sai cosa ti dico? Chi le ha create… Dio deve essere proprio un genio. I capelli… i capelli sono tutto, lo sai? Hai mai affondato il naso in una montagna di capelli sognando di addormentartici sopra? O le labbra… quando toccano le tue è come il primo sorso di vino dopo che hai attraversato il deserto. Le tette… belle tettone, tettine, capezzoli. Capezzoli che ti puntano addosso, come baionette innestate. E le gambe… non importa, che siano colonne greche o gambe di pianoforte; è quel che c’è in mezzo il passaporto per il paradiso […] Sì, signor Simms. Ci sono solo due sillabe su questa terra degne di ascolto: fica.

Basic Instinct (1992)
Basic Instinct (1992)

L’arringa del colonnello Frank Slade (Al Pacino) al giovane e disincantato Charly Simms (Chris O’Donnell) nel film Profumo di donna (1992) è un buon modo per iniziare una carrellata che ci condurrà attraverso dieci tra le più belle scene erotiche del cinema. La fine degli anni ’70 segna un passaggio cruciale, grazie all’audacia di alcuni registi che hanno aperto il mondo del cinema al sesso là dove prima anche mostrare troppo una coscia era considerato scandaloso. Oggi possiamo dire di averle viste quasi tutte e la sovrabbondanza a cui ci ha abituato il grande (ma forse soprattutto il piccolo) schermo produce spesso veri e propri abomini, che hanno molto di pornografico e proprio niente di erotico – qualcuno ha detto Cinquanta sfumature?

Ma significativamente alcune delle scene erotiche più famose sono anche decisamente poco esplicite: niente vestiti strappati, niente urla ferine, nessuna posizione audace. Spesso a colpire è ciò che si immagina e non si vede, lo sguardo più che il gesto, il sospiro più che la parola. Tanto per parlare fuor di metafora, una delle icone sexy per eccellenza è Sharon Stone con le sue leggendarie gambe che si accavallano in Basic Instinct: che si accavallano, appunto, non che si aprono.

Abbiamo quindi deciso di raccogliere cinque memorabili scene erotiche in una classifica a cui ha contribuito buona parte delle collaboratrici di A luci spente. Una classifica che però non ha per nulla la pretesa di essere esaustiva: le scelte sono state difficili e tanti cult sono stati lasciati da parte. Ogni ulteriore contributo è gradito, ma nel frattempo… buona lettura (e buona visione)!

A Venezia… un dicembre rosso shocking (1973)

Don’t Look Now (tradotto in italiano con A Venezia… un dicembre rosso shocking) uscì l’anno dopo Ultimo tango a Parigi, contestatissimo film con protagonisti Marlon Brando e Maria Schneider e, nonostante la minore aggressività della scene, destò almeno altrettanto scandalo. Si tratta di una pellicola sulla psicologia del dolore con qualche elemento horror. La scena incriminata è quella dell’amplesso tra i due protagonisti, una coppia che ha appena perduto la figlia, impersonati da Julie Christie e Donald Sutherland: davvero molto esplicita per l’epoca – si vede chiaramente un cunnilingus – la sequenza risulta però molto leggera, grazie sia alla splendida colonna sonora sia all’alternanza con alcuni flashforwards, che mostrano i due mentre si rivestono.

Don't look now

Il Postino suona sempre due volte (1981)

Forse la scena erotica più travolgente tra quelle di questa classifica è quella tra Jessica Lange e Jack Nicholson: i due si trovano in una cucina e lei, dopo aver liberato un tavolo di legno da pagnotte e coltelli, lo invita a raggiungerla con un seducente «Come on!» e uno sguardo che probabilmente ogni uomo sogna di ricevere.

Ieri, oggi, domani (1963)

Spostandoci sul cinema italiano e indietro di qualche anno, viene in mente una delle più grandi e sensuali attrici nostrane: Sophia Loren e il suo indimenticabile spogliarello in Ieri, oggi, domani. La celeberrima scena fa parte dell’ultimo dei tre episodi in cui è diviso il film, che vede la Loren nei panni di una squillo romana d’alto bordo; Mara, questo è il suo nome, si esibisce in uno strip tease, non integrale ma comunque molto erotico, di fronte a un attonito e famelico Mastroianni, che interpreta un cliente bolognese.

9 settimane e ½ (1986)

La più celebre scena di questa pellicola presenta incredibili somiglianze con quella di Ieri, oggi, domani. Pur essendoci molte scene hot, magistralmente interpretate dai due protagonisti, è lo spogliarello della biondissima Kim Basinger ad aver consacrato questo film nell’Olimpo dell’eros cinematografico; perfino la colonna sonora è divenuta «la musica da striptease» per eccellenza.

Ghost (1990)

Tutto il mondo ha versato fiumi di lacrime per la soprannaturale storia d’amore tra Molly (Demi Moore) e Sam (Patrick Swayze), ma Ghost è conosciuto anche per una delle scene più caste e, al tempo stesso, più erotiche di tutto il cinema: la celeberrima creazione del vaso di argilla, attraverso la quale i due amanti possono scatenare la loro passione. Il tutto, ancora una volta, accompagnato da una colonna sonora mozzafiato: Unchained Melody.

Dirty Dancing (1987)

Se avete tenuto il conto, sapete che questa è in realtà la scena numero sei. Non si tratta di un errore di calcolo: la scena più erotica del cult di Emile Ardolino fu in realtà tagliata dal film ed è stata inserita solo di recente nel cofanetto realizzato per i vent’anni della pellicola.

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Si tratta della sequenza in cui i due giovani protagonisti, Baby (Jennifer Grey) e Johnny (Patrick Swayze), si apprestano a vivere la loro «prima volta». L’atto vero e proprio viene lasciato all’immaginazione dello spettatore; mentre nel film originale i preliminari visibili si spingevano fino a qualche bacio sul collo, però, la scena tagliata mostrava particolari molto più osé, ritenuti sconvenienti e, per questo, eliminati. Al di là della scena in sé, il film merita sicuramente di finire in classifica per la carica erotica sprigionata da tutti suoi Balli proibiti.

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Silvia Ferrari

Classe 1990, nata a Milano, laureata in Filologia, Letterature e qualcos'altro dell'Antichità (abbreviamo in "Lettere antiche"). In netto contrasto con la mia assoluta venerazione per i classici, mi piace smanettare con i PC. Spesso vincono loro, ma ci divertiamo parecchio.

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