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Milano, la Libreria delle donne:
40 anni di libri al femminile

2 minuti di lettura

MILANO – Sabato 7 novembre la storica Libreria delle donne ha festeggiato, aprendo le porte a tutti dalle 18.30, i quarant’anni di attività da poco compiuti. Quaranta sono state anche le canzoni che hanno accompagnato la serata, facendo da sfondo alla riscoperta collettiva di documenti politici, riviste e libri che hanno fatto la storia – della libreria, ma anche della società e della cultura femminista -. Ogni giorno questa realtà si muove grazie alla «pratica della relazione» e verso «l’attenzione alla poesia, alla letteratura, alla filosofia», a testimoniare la duplice ricerca della libreria di via Pietro Calvi. Da un lato, la diffusione delle opere delle autrici femminili, dai nomi più noti Virginia Woolf, Jane Austen Antonia Pozzi, a quelli più recenti (lasciando spazio, dunque, anche alla più stretta contemporaneità): in negozio si trovano oltre diecimila titoli, con più di tremila autrici. Dal 2014, inoltre, ha anche iniziato a produrre in proprio e dal 1991 pubblica la rivista Via Dogana – nome dedicato all’indirizzo della sede storica -. Dall’altro lato, la Libreria è un luogo politico, dove si possano sviluppare la mediazione e il dibattito: all’interno dello stesso civico 29 di via Calvi, infatti, si trova il Circolo della Rosa, « il salotto più comodo del femminismo più scomodo», che ospita incontri  – dalle proiezioni di film alle presentazione di libri – tutti all’insegna del sapere femminile. Dall’ottobre 1975 non è cambiato lo spirito di valorizzazione della differenza, di cui vanno orgogliose le fondatrici: «In quello che siamo c’è qualcosa che non si può scrivere da nessuna parte, qualcosa che non è riducibile a ciò che si può esprimere in parole, perché bisogna esserci, viverlo.»

Libreria delle donne (40 anni)

A.P.

Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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