MILANO – Nascerà presto a Milano una casa-rifugio per le vittime della discriminazione di genere, un posto dove le persone LGBTI (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender e Intersessuali) possano trovare accoglienza e vivere in serenità per qualche tempo. È il progetto che la giunta Pisapia ha ideato e vorrebbe realizzare entro la fine del suo mandato. La notizia è stata riportata ieri di La Repubblica: il Comune sta cercando un’associazione che possa gestire la struttura, che probabilmente sarà installata in uno degli appartamenti confiscati alla mafia.
L’obiettivo è quello di intercettare ragazzi discriminati e allontanati dalle famiglie a causa del loro orientamento sessuale, con particolare riferimento alla fascia d’età tra i 20 e i 30 anni. I casi certamente non mancano: nel 2015 lo sportello di ascolto in via De Amicis 27 ha accolto numerosi ragazzi e ragazze, che sono stati presi in carico dai servizi sociali. La casa-rifugio si pone obiettivi ancora più ambiziosi: le persone in difficoltà, infatti, potranno alloggiarvi fino a un massimo di sei mesi, sostenute psicologicamente ed economicamente. Nonostante le scarse possibilità che un tale progetto possa essere realizzato in tempi così brevi, l’idea è stata accolta favorevolmente: «Milano si conferma come uno straordinario laboratorio nazionale contro le discriminazioni», dice l’Assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino.
S.F.
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