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torta al cioccolato

Torta al cioccolato | Ricette ma scritte bene

6 minuti di lettura

«Facciamo un gioco». Glielo disse così, quasi con naturalezza. Erano distesi sul letto, nudi. Le lenzuola gettate a terra. La notte era calda e afosa, ma buia. Incredibilmente buia. L’unica luce era quella dei lampioni. Dalla strada saliva fin dentro casa, passando dalle finestre spalancate. Era davvero l’unica luce, quella sera. «Dai, facciamo un gioco». Glielo ripeté piano, sussurrandoglielo all’orecchio. Erano sdraiati su un fianco, lei lo abbracciava da dietro. Con una mano gli accarezzava, dolcemente, un fianco. Lo faceva impazzire, quando faceva così. «Sentiamo – le rispose infine – cos’hai in mente, questa volta?». Si era messo sulla difensiva, anche se non avrebbe voluto. Era già molto eccitato, ma anche un po’ spaventato. Quando a lei venivano certe idee, poi non sapevi mai come andava a finire. «Devi ripetermi la ricetta della torta al cioccolato, senza sbagliare, mentre io… io mi diverto un po’ con te». Pensò che poteva andargli peggio, tutto sommato. «Allora, innanzitutto servono…». Lei gli baciò il collo. «Servono 150 grammi di cioccolato fondente, 50 di cacao, 6 uova, 200 grammi di burro, 180 di farina, 180 di zucchero e 8 grammi di lievito per dolci». Con la punta della lingua lei risalì il collo, fino al lobo dell’orecchio. Ebbe un brivido. «Per cominciare devi fare a pezzi il cioccolato e farlo sciogliere a bagnomaria». Con i denti gli mordicchiò il lobo. Sapeva quanto gli piaceva. «Quando è sciolto lo devi lasciar diventare tiepido, dandogli una mescolata ogni tanto». Con la mano lei risalì dal suo fianco fino al petto, e iniziò ad accarezzagli piano un capezzolo. «Poi tagli il burro a cubetti, lo metti in una ciotola con lo zucchero e con una frusta lo fai diventare una cre…». Si fermò. Per un attimo, con la mano lei gli era scesa lungo il ventre e gli aveva accarezzato il pube. Ma era risalita subito. «…una cremina. Poi aggiungi un uovo alla volta, continuando a mescolare con la frusta». Era decisamente eccitato. «Quando la crema è diventata soffice e omogenea, senza fermarti, ci aggiungi il cioccolato sciolto, che intanto è diventato tiepido, e continui a far andare la frusta finché non si amalgama bene tutto quanto». Lei fece scivolare di nuovo la sua mano fino al suo pube. Ma stavolta non tornò su. «Poi… poi metti dentro nel composto anche un pizzico di… di sale, ma proprio poco». Iniziò a muovere la mano, su e giù, lentamente. Gli si accorciò il fiato. «Prendi una… una ciotola… con la farina e mescolala insieme… insieme al cacao e al lievito». Deglutì. Stava iniziando a diventare sempre più complicato. Ma anche divertente. Lei lo fece sdraiare a pancia in su. Quindi si chinò su di lui. «Setaccia… setaccia farina, cacao e lievito dentro a… dentro al composto… e con una… una spatola… gira tutto l’impasto fino… fino a renderlo… omogeneo». Doveva resistere. Mancava poco. Credeva che lei pensava che non ce l’avrebbe fatta a finire la ricetta. Era quello il gioco del resto, o no? Doveva resistere ancora un poco. Lei non accennava a rallentare, anzi. Ogni tanto si fermava ma solo per un attimo, giusto il tempo di riprendere fiato e raccogliere i capelli. «Poi prendi la… la tortiera e la fod… foderi di carta forno e… e ci versi dentro l’impast…o». Gemette. Lei, da là sotto, ridacchiò piano, ma senza fermarsi. «Intanto fai preriscaldare il… il forno a 180… gradi, mentre livelli la… la superficie del… della torta. Quan… – deglutì – …quando il forno è già… caldo… da qualche min… minuto… fai cuocere la… torta… per cir… circa 40 o 45 min… minuti. E la tor… la torta è… pronta». Disse quest’ultima parola quasi esalando. Ce l’aveva fatta, non senza difficoltà. Lei si fermò, risalì e lo guardò negli occhi. «Sono sinceramente ammirata. Non pensavo che ce l’avresti fatta – disse semplicemente – ma alla fine non ce la metteresti una spolverata di zucchero a velo?».


Stanco delle solite noiosissime ricette, senza passione, fredde e distaccate? «Ricette ma scritte bene» è una rubrica di Frammenti Rivista a cura di Michele Castelnovo: ogni settimana vi proponiamo una ricetta, ma lo facciamo attraverso un racconto breve. Qui tutte le ricette.

Ricetta originale da Giallo Zafferano. Immagine in copertina da Leitv.it.

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Michele Castelnovo

Classe 1992. Laureato in Filosofia. Giornalista pubblicista. Direttore di Frammenti Rivista e del suo network. Creator di Trekking Lecco. La mia vita è un pendolo che oscilla quotidianamente tra Lecco e Milano. Vedo gente, scrivo cose. Soprattutto, mi prendo terribilmente poco sul serio.