MODRAGONE (CE) – Uno scavo archeologico avviato nel 2015 ha portato alla luce una casa colonica databile all’epoca romana, precisamente al III secolo a.C. La casa, edificata tra il Monte Petrino e il Monte Massico, presenta ambienti di grandi dimensioni ed era sicuramente un edificio a carattere produttivo; grazie ai reperti rinvenuti – frammenti di ceramica appartenuti a contenitori per derrate alimentari – sembra che questa casa possa essere identificata con il centro di produzione del famoso vino Falerno.
L’importanza della scoperta è eccezionale: l’edificio ha un grande valore archeologico in quanto, pur avendo splendidi pavimenti in cocciopesto decorati, non presentava ancora lo splendore che le ville rusticae romane avranno in seguito e di cui è uno splendido esempio la Villa dei Misteri di Pompei. Grazie a questo scavo, dunque, sarà possibile studiare l’evoluzione della villa di campagna romana, oltre che arricchire la conoscenza del processo di produzione e distribuzione di un importante prodotto come il vino. Il sindaco di Mondragone Giovanni Schiappa aggiunge: «Una grande importanza – che non passerà inosservata per le aziende vitivinicole del territorio – assume la conferma delle antichissime radici del vino Falerno, di cui è in corso la piena valorizzazione».
S.F.