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Al Castello Visconteo di Pavia
una mostra sulla corrente
culturale della Scapigliatura

4 minuti di lettura
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PAVIA – Dopo la mostra I Macchiaioli. Una rivoluzione d’arte al Caffè Michelangelo  le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia propongono una nuova mostra, incentrata su un altro movimento artistico italiano molto importante: la ScapigliaturaDal 26 febbraio al 5 giugno 2016 le sale delle Scuderie ospiteranno “Tranquillo Cremona e la Scapigliatura”, un progetto ideato, prodotto e organizzato da ViDi in collaborazione con il Comune di Pavia e curato da Simona Bartolena e Susanna Zatti
 
La mostra ha l’obiettivo di rendere omaggio al gruppo scapigliato, partendo dall’iniziatore del nuovo linguaggio stilistico, Tranquillo Cremona, nativo proprio di Pavia, per indagare il movimento in tutte le sue diverse espressioni artistiche.
 
Il termine “scapigliatura” – libera traduzione dal francese bohême – deriva da La scapigliatura e il 6 febbraio del 1862, un testo misto di riflessioni critiche e di narrativa dello scrittore Cletto Arrighi. Nella Milano postunitaria, centro dinamico della borghesia italiana, si riunisce un gruppo di intellettuali, diversi per temperamento, ma accomunati da atteggiamenti anticonformistici e dal rifiuto delle regole imposte dalla società dell’epoca. Questo spirito di rivolta, nato dapprima in ambito letterario, si evolve in una vera e propria corrente che, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento fino all’inizio del Novecento, coinvolge tutte le arti e pone le basi per un importante rinnovamento. ideologico del mondo culturale italiano.
 
L’esposizione svilupperà un percorso tra pittura, scultura, letteratura e musica per far rivivere al pubblico l’atmosfera di questo movimento nelle sue principali forme espressive. La mostra presenta una selezione di circa sessanta opere degli artisti più rappresentativi della Scapigliatura tra i quali Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni, Giuseppe Grandi, Luigi Conconi, provenienti da prestigiose sedi come la Galleria d’Arte Moderna di Milano, la Galleria Civica d’Arte Modernae Contemporanea di Torino e Castello Sforzesco, e da diverse collezioni private.
Un racconto pittorico, ma anche letterario e musicale, secondo la teoria, fermamente sostenuta dagli Scapigliati, delle “arti sorelle”, ovvero della necessaria contaminazione e del reciproco scambio di suggestioni tra le diverse discipline. Tra i personaggi che hanno frequentato gli ambienti scapigliati si annoverano infatti celebri scrittori, musicisti o librettisti come Cletto ArrighiIginio Ugo Tarchetti, Carlo Dossi, Giuseppe Rovani, Emilio Praga, Arrigo Boito, Antonio Ghislanzoni, Giacomo Puccini, Alfredo Catalani e molti altri. Per offrire, quindi, una lettura completa di un movimento che costituì un vero e proprio fenomeno culturale nell’Italia postunitaria, in mostra saranno approfonditi – con ascolti musicali, manoscritti e partiture originali e pannelli didattici – anche le opere letterarie e musicali della scapigliatura. 
Il progetto espositivo vanta la collaborazione di Gianfranca Lavezzi docente dell’Università di Pavia, per gli approfondimenti letterari, e di Daniela Gatti e Candida Felici dell’Istituto Superiore di Studi musicali Franco Vittadini di Pavia, per gli aspetti legati alla musica.
 
ViDi, in collaborazione con l’Associazione ARTpiù Creative Project propone una serie di attività didattiche, incontri e visite guidate gratuite per bambini e adulti con l’obiettivo di approfondire le tematiche affrontate dalla mostra.

ORARI
Dal lunedì al venerdì: 10.00-13.00/14.00-18.30
Sabato, domenica e festivi: 10.00 – 19.00
(La biglietteria chiude un’ora prima)

BIGLIETTI
Intero: 10,00 euro
Ridotto: 8,00 euro (soci Touring Club Italiano)
Ridotto speciale: 7,00 euro (studenti dell’Università di Pavia)
Audioguida inclusa nel prezzo
Scuole: 5,00 euro

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
info@scuderiepavia.com | Tel: +39 0382 33676

S.F.

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Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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