Il vincitore della Palma d’oro del 68° Festival di Cannes è il francese Jacques Audiard, regista del drammatico Dheepan, storia di un ex soldato, di una donna e di una bambina in fuga dalla guerra in Sri Lanka.
La giuria, presieduta dai fratelli Coen, ha scelto di premiare questa struggente e solida pellicola che porta in scena il viaggio difficile da un Paese devastato dalla guerra all’Europa, terra promessa di speranze.
Ad aggiudicarsi il Gran Prix è stato invece l’ungherese Làszlò Nemes con Il figlio di Saul, pellicola cruda sull’inferno di un lager nazista.
Premio per la miglior regia va al grande maestro del cinema orientale Hou Hsiao-Hsien, in concorso con Nie Yinniang.
Nella mani del greco Yorgos Lanthimose del suo The Lobster finisce il Prix du Jury e mentre a Chronic del messicano Michel Franco va ilpremio alla sceneggiatura.
Per quanto riguarda i premi agli attori, è ancora la Francia a gioire con Vincent Lindon, 55 anni e protagonista La Loi du Marché di Stéphane Brizé ed Emmanuelle Bercot per la sua interpretazione in Mon Roi.
Premio, quest’ultimo, condiviso con Rooney Mara cooprotagonista con Cate Blanchett di Carol di Todd Haynes.
Infine, il riconoscimento per il miglior cortometraggio è stato assegnato a Wave 98 di Ely Dagher.
Niente da fare per l’Italia, rimasta fuori da tutti i premi nonostante i lunghi applausi ricevuti da Moretti e il successo delle pellicole di Garrone e Sorrentino.
La “motivazione” dei fratelli Coen? «Non avevamo premi per tutti».
G.A.