di Margherita Vitali
Ci sono domande che ci attanagliano nel sonno, quesiti che non ci lasciano scampo. La vita è un battito, ora c’è e domani chissà. E se succedesse l’irrecuperabile, all’improvviso e senza preavviso, se la nera signora bussasse alla nostra porta cogliendoci impreparati, come diavolo potremmo fare ad aggiornare il nostro profilo di Facebook?
Pensateci bene: per colpa di una scommessa impostate come immagine del profilo una foto veramente brutta, di quelle che farebbero rabbrividire chiunque. «Tienila 48h e in cambio ti offriamo un paio di birre», e poi, all’improvviso un faro, la scritta Iveco e la vita finisce. Sareste ricordati con quella foto dal popolo di Facebook per l’eternità: l’incubo di ogni fashion blogger.
E ci pensate a quanto potreste mancare a Matteo Salvini se non ricondivideste più tutti i suoi post, partendo da «spariamo ai barconi» per arrivare a «questa polenta è squisita #freeveneto»? Sicuramente cadrebbe in depressione, avrebbe un tracollo emotivo tale che lo porterebbe addirittura a ospitare un profugo.
Mettendo tutte le carte in tavola effettivamente questa è una grande minaccia, sicuramente più imminente e rilevante della crisi, dell’immigrazione, dell’ebola o della fame nel mondo. Ma non disperate, Mark Zuckerberg, unico vero messia e salvatore, ha pensato anche a questo.
Da pochissimo tempo a questa parte potete nominare un account erede, una persona di fiducia che potrà pubblicare parzialmente cose sul vostro profilo per mantenerlo vivo, come tutti noi sogniamo. Da grandi poteri però derivano grandi responsabilità: la scelta dell’erede dovrà essere una cosa ponderata, non sia mai che il suddetto si metta a scrivere stati comunisti o a postare foto ancora più brutte della vostra attuale e scandalosa immagine del profilo, il burlone.
Il vostro erede, una volta nominato tramite le impostazioni dell’account, riceverà un messaggio preimpostato contenente tutte le sue future responsabilità, messaggio che si concluderà con la seguente, e un filino inquietante, frase:«ti conosco bene e mi fido di te, per questo ti ho scelto. Fammi sapere se desideri parlarne».
Vi immaginate la bellezza di poter esprimere la vostra solidarietà ai Marò direttamente dal cielo?