Franceschini alza il tiro: “Questo per l’Italia deve essere il “secolo delle periferie”. Nel corso del ‘900 siamo riusciti, pur con delle ferite, a salvaguardare i centri storici. Ora tocca alle periferie, luoghi dove abitano milioni di persone e sono pieni di bellezze. Tra esse non solo quelle archeologiche ma anche quella che ci fa riscoprire un film, oppure l’opera di un fotografo o quando ce la racconta qualcuno. Non si tratta solo di riqualificare ma di farle diventare uno straordinario laboratorio di sperimentazione. Al Ministero c’è ora un settore ad hoc che si occupa di periferie e tra pochi giorni uscirà un bando legato all’art bonus che prevede il cofinanziamento di interventi culturali nelle periferie. Lo stanziamento del primo anno è di 3 milioni. Possiamo finanziare 30-40 progetti”.
C.M.