VENEZIA – Da pochi giorni Google Art Project, la piattaforma ideata dall’azienda di Mountain View per rendere disponibili online le collezioni dei musei di tutto il mondo, ha un nuovo collaboratore: la Biennale Arte di Venezia. Come ripotrato da Il Giornale dell’Arte, la collaborazione tra Google e la Biennale consentirà a chiunque di vedere le collezioni ospitate, in particolare la mostra attualmente esposta curata Okwui Enwezor e le altre 80 allestite dai Paesi di tutto il mondo: entrambe rimarranno online a disposizione dei visitatori anche dopo la loro chiusura (22 novembre). Grazie a Google Street View, inoltre, si potrà accedere anche alle aree espositive esterne e ai Giardini dell’Arsenale.
L’annuncio della collaborazione è stato dato ieri dal Ministro Dario Franceschini, che considera questo come un banco di prova per capire in quale modo la collaborazione tra cultura e tecnologia influisce sui visitatori. A chi teme che la visione online e gratuita della mostra spinga gli appassionati a disertare Venezia, il Ministro risponde: «Io sono convinto che i visitatori aumenteranno, perché l’intreccio fra innovazione tecnologica amplificherà i messaggi culturali, creerà nuove modalità di fruizione, abbatterà le distanze e favorirà il dialogo». D’accordo il Presidente della Biennale Paolo Baratta.
S.F.