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La libreria chiude per la crisi
ma lui non si arrende
e porta i libri in bicicletta

2 minuti di lettura

MILANO – Le piccole librerie indipendenti sono tra gli esercizi commerciali che più hanno sofferto (e soffrono) la crisi. Molte non ce la fanno e sono costrette a chiudere i battenti. È quello che è successo alla Libreria Largo Mahler due anni fa: schiacciata dalle difficoltà economiche, ha dovuto gettare la spugna ed è diventata una lavanderia gestita da cinesi. Ma il proprietario, Luca Ambrogio Santini, non si è rassegnato e ha ideato il progetto “LibriSottoCasa” (con tanto di pagina Facebook) con il solo aiuto dei suoi amati libri e… di una bicicletta.

Da due anni, infatti, il signor Santini lega un carretto alla sua bicicletta e gira per le vie del quartiere (corso san Gottardo), portando i libri direttamente a casa di chi ne fa richiesta. Come “magazzino” utilizza uno spazio condominiale, da cui attinge prima di effettuare le consegne. La libreria fisica non esiste più, ma il signor Santini si appoggia ad alcuni esercizi commerciali della zona, che gli consentono di allestire degli angoli in cui espone le sue proposte di lettura. Si impegna, poi, ad organizzare banchetti nelle fiere di quartiere, partecipa agli eventi cittadini e collabora con le biblioteche rionali.

Cosa gli permette di sopravvivere in un mondo di colossi editoriali e piattaforme online tramite cui si può acquistare con pochi clic? Essere, come lui stesso si definisce, un libraio senza libreria – ma pur sempre un libraio! Il signor Santini conosce i suoi clienti e si impegna a proporre loro delle letture che possano soddisfare i loro gusti e il loro carattere; e può farlo perché, cosa estremamente rara, ha letto i libri che vende. E i suoi clienti lo ripagano di tanta cura, acquistando da lui almeno trenta prodotti alla settimana.

Leggi tutto l’articolo di Marianna Vazzana su ilgiorno.it

Fonte: www.ilgiorno.it
Fonte: www.ilgiorno.it

S.F.

Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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