TORINO – Subire un furto non è mai un’esperienza piacevole, ma scoprire che la propria bicicletta è stata rubata ha un gusto amaro molto particolare. Prima di tutto, se nessuno è disposto a venirci a recuperare, si torna a casa a piedi; in secondo luogo, si sa già che con una probabilità vicina al 100% non si rivedrà mai più il proprio mezzo. Le forze dell’ordine, pur raccogliendo le denunce, difficilmente si mettono alla ricerca di una bicicletta, oltre al fatto che il ladro accorto provvede naturalmente a cambiarne l’aspetto. Insomma, un’amara delusione.
Probabilmente è a questo che pensava il team di Torino che ha proposto un progetto semplice, ma davvero utile: Sherlock, una app che, collegata a un dispositivo GPS installato sulla propria bicicletta, permette di sapere dove si trova il mezzo in qualsiasi momento. Il dispositivo elettronico risulterebbe completamente invisibile dall’esterno ed eviterebbe che il ladro vedendolo possa strapparlo e gettarlo via.
Secondo quanto riportato da Adnkronos, Sherlock è una delle 27 idee selezionate (tra circa 600) per un finanziamento nell’ambito di frontierCities, un progetto finanziato dall’Unione Europea che punta alla diffusione delle tecnologie smart mobility nelle città europee. Tale finanziamento servirà per dare il via alla produzione del prodotto, che potrebbe essere disponibile già nella seconda metà dell’anno.
S.F.
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