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K. Hokusai, "La grande onda di Kanagawa" (1830-1831)

Milano, dal 22 settembre
i maestri dell’ukiyo-e
in mostra a Palazzo Reale

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K. Hokusai, "La grande onda di Kanagawa" (1830-1831)
K. Hokusai, “La grande onda di Kanagawa” (1830-1831)

MILANO – Dal 22 settembre, fino al 29 gennaio 2017, arrivano a Palazzo Reale tre grandi maestri dell’ukiyo-eHokusai, Hiroshige e Utamaro, per una grande mostra che attraverso una selezione di oltre 200 opere racconta il Mondo Fluttuante, contrapposta all’etica del samurai e dedita al godimento di ogni singolo momento, al piacere e al divertimento in ogni sua forma. Tante furono le scuole e gli artisti che si specializzarono in questi temi, tuttavia tre sono i maestri che ancora oggi rimangono punti di riferimento indiscussi: Katsushika Hokusai (1760-1849), Utagawa Hiroshige (1797-1858) e Kitagawa Utamaro (1753-1806).

L’esposizione con circa 200 silografie policrome e libri illustrati provenienti dalla prestigiosa collezione della Honolulu Academy of Arts è promossa e prodotta dal Comune di Milano insieme a MondoMostre Skira e curata dalla professoressa Rossella Menegazzo, docente di Storia dell’Arte dell’Asia Orientale dell’Università degli Studi di Milano.

La mostra metterà in luce da una parte le peculiarità tecniche, l’abilità e l’eccentricità dei singoli artisti, dall’altra il mercato dell’immagine dell’epoca che richiedeva di trattare soggetti precisi, luoghi e volti ben noti al pubblico, temi e personaggi alla moda. Una domanda  intorno alla quale crescevano inevitabilmente rivalità, prima ancora che tra gli stessi artisti, tra gli editori che producevano le opere e si contendevano i migliori pittori, incisori e stampatori per dar vita a serie di stampe sempre diverse, verticali, orizzontali, in forma di ventaglio, in formato di libro per soddisfare un mercato dell’editoria sempre più esigente e ampio.

K. Hokusai, "Fuji Rosso (Giornata limpida col vento del sud)" (1830-1832)
K. Hokusai, “Fuji Rosso (Giornata limpida col vento del sud)” (1830-1832)

Il percorso della mostra propone una selezione di silografie dalle serie più significative dei tre artisti, mettendo in evidenza come fossero ricorrenti gli stessi soggetti e come per continuare a venderli nel tempo gli editori fossero obbligati a inventare espedienti come formati diversi e inquadrature diverse.

La mostra si inserisce all’interno di un calendario di eventi che avranno luogo in Italia lungo tutto l’arco del 2016 per celebrare il 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia con la stipula del primo Trattato di Amicizia e Commercio, firmato il 25 agosto 1866 tra Italia e Giappone, che diede inizio ai rapporti diplomatici tra i due Paesi. Importanti contatti  tra i due Paesi erano già avvenuti nei secoli precedenti, a partire dal XVI secolo, per volere di singoli feudi e signori dell’aristocrazia di spada particolarmente sensibili alla cultura occidentale e alla religione cristiana tanto da inviare missioni conoscitive in America, in Europa e in particolare in Italia e in Vaticano, tuttavia quello del 1866 è il primo trattato firmato tra Paesi moderni dopo oltre due secoli di chiusura del Giappone.

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Redazione

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