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A Milano in mostra circa 300
copertine storiche di Einaudi

2 minuti di lettura

Manifesto-Einaudi-definitivo

MILANO – Una mostra allestita presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese presenta cinquant’anni di cultura del Novecento attraverso i libri pubblicati da Giulio Einaudi dal 1933, anno di fondazione della casa editrice torinese, al 1983. La mostra, curata da Andrea Tomasetig, in collaborazione con Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra, rimarrà in esposizione dal 31 marzo al 23 aprile.

L’esposizione vuole documentare il mezzo secolo in cui lo Struzzo è stato, per molti, indiscusso simbolo di qualità e di eccellenza culturale. Un punto di riferimento ideologico e intellettuale, ma anche grafico-editoriale. Grazie al collezionista Claudio Pavese, che in oltre tremila volumi e documenti ha ricostruito la più ampia e completa storia della casa editrice italiana, è possibile per la prima volta vedere da vicino, in un’articolata sintesi di circa 300 pezzi esposti, l’intero catalogo storico pubblicato.

Come sottolinea il collezionista «dal 1933 al 1983 due intere generazioni sono “cresciute con gli struzzi”; due generazioni di intellettuali e di lettori che in quei cinque decenni hanno trovato nei libri della Casa editrice Einaudi un punto di riferimento centrale per la propria formazione». Protagonisti della mostra sono poeti, scrittori, saggisti di tutto il mondo, ma anche le copertine di artisti di valore internazionale e l’apporto continuativo di grafici come Albe Steiner, Max Huber, Bruno Munari, che fanno dei libri Einaudi ancora oggi un modello di design italiano.

Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Corso Magenta 59, Milano
Dal 31 marzo al 23 aprile 2016
Da martedì a sabato h. 13.00-19.30
Ingresso Libero
Per ulteriori informazioni: http://www.creval.it/eventiCreval/mostre/i-libri-einaudi-1933-1983/152

S.F.

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Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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