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Il mondo apprezza i libri
italiani: lo rivela il rapporto
sull’export dell’editoria

2 minuti di lettura

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In occasione della Fiera Internazionale del libro di Abu Dhabi, nella quale l’Italia ha avuto un ruolo di primo piano in quanto Paese Ospite d’Onore, l’Ufficio Studi AIE (Associazione Italiana Editori) ha condotto un’indagine sull’impatto dell’editoria italiana in ambito internazionale in riferimento all’anno 2015. Sono state coinvolte 870 case editrici e il rapporto, pubblicato pochi giorni fa, riporta dati decisamente positivi.

In generale, si può dire che l’influenza dell’editoria italiana sul mercato internazionale è aumentata rispetto agli anni precedenti. Nel 2015 i titoli italiani di cui sono stati acquistati i diritti all’estero sono stati quasi 6mila (+11,7% rispetto al 2014). Bene anche il versante delle importazioni: nell’anno passato sono stati acquistati i diritti di oltre 10mila titoli stranieri. L’editoria italiana acquista ancora di più di quanto riesca a vendere, ma il divario tra import ed export si è ridimensionato in modo notevole negli ultimi anni. Questo risulta chiaro dal confronto con le ultime indagini di tale ampiezza, risalenti al 2007 e al 2001: basti dire che tra il 2001 e il 2015 la vendita dei diritti all’estero è cresciuta del 228,6% (da 1.800 a 5.914 titoli) e che la percentuale dei titoli venduti nel 2015 rappresenta il 9,5% delle novità pubblicate dalle case editrici italiane, mentre nel 2007 era solo il 3,2%.

La narrativa per Bambini e Ragazzi, in particolare, raccoglie sempre più successi all’estero ed è il settore in cui si sono riscontrati i più grandi miglioramenti. L’Europa rimane sempre il mercato di riferimento sia per gli acquisti (55%) sia per le vendite (50,8%), ma il resto del mondo si spartisce equamente la rimanente metà delle transazioni.

S.F.

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Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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