ROMA – Si sta svolgendo proprio in queste ore la Conferenza organizzata dall’Accademia Nazionale dei Lincei dal titolo “Nuove prospettive per la lettura non invasiva dei papiri di Ercolano mediante luce di sincrotrone”. Vito Mocella, ricercato al CNR, presenterà una nuova tecnica a raggi X, attraverso la quale sarà finalmente possibile leggere i papiri di Ercolano, carbonizzati durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. La tecnica si basa sul tentativo di distinguere, tramite la differenza di composizione, l’inchiostro dal papiro carbonizzato; i primi esperimenti hanno dato risultati incoraggianti e si spera di poter rendere leggibili anche tutti gli altri reperti.
I papiri di Ercolano, ritrovati in quella che è stata chiamata “Villa dei Papiri”, formano una massa compatta, a prima vista simile al legno. Da quando sono stati scoperti nel 1754 ad oggi sono stati effettuati numerosi tentativi di srotolarli e leggerli, ma nessuna tecnica ha avuto successo senza il rischio di danneggiarli gravemente. Questa nuova tecnica, benché non del tutto risolutiva, apre nuove possibilità non solo per i papiri in attesa di essere “srotolati”, ma anche per la ricerca di quelli che si trovano ancora sotto le rovine di Ercolano.

S.F.
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