L’eccellenza italiana all’opera per salvare il patrimonio del Nepal. I sistemi e le tecniche utilizzate saranno le stesse che i nostri restauratori hanno impiegato per i terremoti avvenuti nel nostro Paese. Il ministro Franceschini dichiara: “L’Italia rappresenta un’eccellenza riconosciuta nel mondo per quanto riguarda gli interventi straordinari nel campo dei beni culturali danneggiati E questa missione delinea molto bene la ragione che ci spinge a insistere sul piano della diplomazia culturale. Oggi, 1 luglio, parte per Katmandu la missione di sei tecnici, storici dell’arte e restauratori che sosterranno le autorità della Repubblica federale del Nepal nella definizione e nell’adozione delle misure emergenziali per la preservazione e il recupero del patrimonio culturale danneggiato nel sisma del 25 aprile scorso. II coordinamento è affidato a una donna, Daila Radeglia, storico dell’arte dell’Istituto centrale del restauro. Con lei ci saranno l’architetto Giorgio Sobrà (Iscr), che studierà i problemi legati alla statica, Andrea Santacesaria, restauratore dell’Opd, Opificio delle Pietre dure, esperto in problemi legati al recupero del legno danneggiato (ingenti beni culturali nepalesi hanno nel legno il materiale specializzata in dipinti murali e protagonista di diverse spedizioni internazionali, Luigi Vigna (Opd), restauratore e anche geometra, Maria Elisabetta Prunas (Iscr), restauratrice con una poliedrica competenza in diversi materiali”.
A.M.G.