Arrivano buone notizie da Ginevra: sono finalmente tornate a Roma le 45 casse di reperti etruschi e romani di straordinaria rilevanza storico-artistica. Le indagine erano in corso dal marzo 2014, quando il Nucleo Tutela dei Beni Culturali dei Carabinieri ha ipotizzato che alcune opere trafugate potessero trovarsi in una zona franca come quella della città svizzera. E così è stato scoperto il 75enne inglese Robin Symes, da anni al centro di processi sul traffico d’arte illecito – nel 2005 condannato in madrepatria a 2 anni, e rilasciato dopo sette mesi – è stato ora arrestato.
Fra le meraviglie riscoperte, e appena tornate in territorio italiano, due sarcofagi a grandezza naturale, un uomo e una donna che mostrano ancora i loro antichi colori. Molto probabilmente le opere sono state trafugate da necropoli fra l’Umbria e il Lazio, forse anche da Tarquinia, a nord di Roma. Non mancano, infine, vasi, affreschi, teste, a testimoniare il tesoro nascosto del Bel Paese.
A.P.
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