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Tornano le Giornate Fai di Primavera con oltre 700 luoghi da scoprire ed amare

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In tutta Italia, i prossimi 21 e 22 marzo, saranno visitabili 780 i luoghi in ben 340 località. Tornano infatti le Giornate del Fai, giunte quest’anno alla 23esima edizione e salutate dal presidente della Fondazione nazionale Andrea Carandini, come «la maggiore manifestazione sui beni culturali del nostro Paese».

Come sempre, le Giornate Fai di Primavera saranno aperte a tutti, ma un trattamento di favore verrà riservato agli iscritti e a chi sostiene la Fondazione con concretezza. A loro saranno dedicate visite esclusive e corsie preferenziali con la possibilità, per i “nuovi”, di iscriversi durante lo svolgersi della manifestazione.

Chiunque potrà però godere delle bellezze del nostro territorio, ville, siti e musei poco noti che meritano di esser conosciuti: dalla Villa Crotta de’ Manzoni ad Agordo al Forte Batteria Polveriera Masotto a Messina dall’Antica TipografiaSociale di Foligno, dove si trova il torchio che stampò le prime copie dei Promessi Sposi alla Casa Madre dei Mutilati di Guerra dell’architetto Piacentini a Roma.

Per consultare l’elenco completo delle aperture delle Giornate Fai si può accedere al sito Giornate Fai di Primavera oppure telefonare al numero 0666193495. È possibile inoltre scaricare l’app gratuita che riconosce la posizione indicando luoghi più vicini da visitare.

Quest’anno poi le Giornate di Primavera concideranno con la maratona televisiva voluta dalla Rai insieme al Fai sul tema dei beni culturali. Giorni in cui le tre reti racconteranno luoghi e storie a testimonianza della varietà e unicità del nostro patrimonio artistico e culturale.

Giornate Fai

G.A.

Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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