MILANO – Come riportato dall’Associazione Fondo Alberto Moravia, la casa editrice Bompiani ha deciso di raccogliere in un volume curato da Alessandra Grandelis le lettere scritte dall’intellettuale tra il 1926 e il 1940.
Il rapporto di professionalità e stima reciproca che ha legato Moravia a Valentino Bompiani è uno dei casi rari di fedeltà di un autore a un editore. Per oltre cinquant’anni i due hanno lavorato fianco a fianco e, dagli anni Trenta ad oggi, la casa editrice ha dedicato edizioni e traduzioni di pregio a uno degli scrittori che maggiormente ha contribuito a rendere prestigiosa la propria realtà.
Ora, in un volume dal titolo Se è questa la giovinezza vorrei che passasse presto, Bompiani manda in libreria una raccolta di 154 lettere che coprono l’arco di tempo di una vita: il matrimonio con Elsa Morante, il ritiro di Capri, l’amicizia con Curzio Malaparte e Pier Paolo Pasolini. Lettere d’amicizia e di viaggio, d’amore e di crescita intellettuale. Molti sono gli interlocutori: da Umberto Morra a Guglielmo Alberti, da Carlo Levi a Nicola Chiaromonte, fino a Giuseppe Prezzolini, Mario Pannunzio, Dino Terra.
«Quelle di Se è questa la giovinezza vorrei che passasse presto” sono lettere “vere”, di una verità intima e personale condivisa solo da chi è il destinatario» ha affermato Alessandra Granderis, e non si può non essere d’accordo.
G.A.