«Quando si parla di agricoltura multifunzionale si fa riferimento a tutte quelle realtà che, pur partendo dal settore primario, riescono a fornire ulteriori servizi al consumatore e alla collettività, svolgendo attività aggiuntive rispetto alla sola coltivazione di prodotti agricoli. E’ il caso degli agrinido e degli agriasilo». Così Coldiretti presenta un nuovo mondo della pedagogia, diversa da quella basata su carta e penna. In questi agriasili bambini crescono a contatto coi prodotti della terra, e con gli animali che la abitano. Dai 3 mesi ai 6 anni sempre più bambini, lungo il territorio del Bel Paese, sono educati infatti secondo il rispetto e la gestione della natura.
I primi passi nella vita di campagna, rigorosamente all’aria aperta, sono seguiti dal sostegno didattico di maestre e di maestri che, con passione, coinvolgono i piccoli a capire le regole del mondo animale, a inventarsi il riutilizzo dei materiali in apparenza più poveri (come legno e lana) spiegano, insomma, lo sviluppo della vita intimamente naturale.
Oltre che coi quaderni, dunque, i bambini sono educati con zappe, stivali e materiale da lavoro, per instaurare il giusto equilibrio tra conoscenza teorica (arrivando a conoscere i periodi di semina, di raccolto, gli effetti delle stagioni, il mondo animale) e pratica quotidiana. Il tutto funge anche da sostegno agli imprenditori agricoli che scelgono di trasformare in fattorie didattiche alcuni spazi della propria attività.
A.P.