Carabinieri, recuperate tre opere
del Quattrocento: erano state
sottratte da truppe naziste

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MILANO – Questa mattina, alle 11.30, a Milano nella Sala della Passione della Pinacoteca di Brera, i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno presentato il recupero di tre importantissimi dipinti, risalenti al XV secolo, al termine di una complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano.

Le opere ritrovate sono state sequestrate poiché possedute in violazione delle norme, emanate tra il 1946 ed il 1950, che obbligano alla restituzione dei beni sottratti, con violenza, dal territorio degli Stati facenti parte delle Nazioni Unite, ad opera delle truppe tedesche durante il secondo conflitto mondiale. I dipinti, tuttora in sequestro, sono stati affidati alla Pinacoteca di Brera.

Nel 1938, prima del secondo conflitto mondiale, un regio decreto obbligò gli ebrei stranieri a lasciare il territorio italiano. In vista di tale allontanamento, il Ministero dell’educazione emanò una circolare a difesa del patrimonio artistico nazionale nella disponibilità degli ebrei: nel 1939, venne così istituito l’Ente di Gestione e di Liquidazione Immobiliare (E.G.E.L.I.) con il compito di acquisire, gestire e rivendere i beni sottratti agli ebrei.

Con l’ingresso dell’Italia in guerra, l’Ente estese la competenza ai sequestri dei beni degli stranieri di nazionalità nemica. In tale contesto, l’8 agosto 1940, il Prefetto di Lucca, ottemperando a quanto disposto da una legge appena entrata in vigore, ordinò il sequestro dei beni appartenenti alla famiglia Borbone-Parma presenti sul territorio nazionale, e tra questi:

  • Madonna con Bambino, olio su tela, cm. 65×51, attribuito a Giovanni Battista Cima, in arte “Cima da Conegliano” (1460-1518);
  • Trinità, tempera su tavola, fondo oro, cm. 60×38,5 (a cuspide), attribuito a Alesso Baldovinetti (1425-1499);
  • Circoncisione/presentazione di Gesù al Tempio, olio su tela, cm. 83×101, firmato in cartiglio in basso al centro “Jeronimus ex libris”, Girolamo Dai Libri (1474-1555).

A causa delle drammatiche vicende storiche che caratterizzarono quegli anni, i beni sequestrati entrarono in possesso delle truppe tedesche. E nell’ambito dei compiti istituzionali del Comando TPC, è riservata attenzione anche al rintraccio dei beni d’arte trafugati dall’esercito d’occupazione.

Cima da Conegliano
“Madonna con Bambino”, olio su tela, cm. 65×51, Cima da Conegliano

Il 3 dicembre 2014, i Carabinieri del Nucleo TPC di Monza hanno individuato, nel corso di raffinate indagini documentali, l’opera di Cima da Conegliano. L’indagine ha consentito di rintracciare, dopo oltre settant’anni, l’opera presso l’abitazione di una famiglia milanese che l’aveva ereditata da un avo collezionista.

"Trinità", tempera su tavola, fondo oro, cm. 60x38,5 (a cuspide), Alessio Baldovinetti (1425-1499)
“Trinità”, tempera su tavola, fondo oro, cm. 60×38,5 (a cuspide), Alessio Baldovinetti (1425-1499)

Nel medesimo contesto, veniva individuato un altro dipinto, sempre proveniente dalla collezione Borbone-Parma, raffigurante la Trinità, attribuita ad Alesso Baldovinetti.

"Circoncisione di Gesù al tempio", olio su tela, cm. 83x101, Girolamo Dai Libri (1474-1555)
“Circoncisione di Gesù al tempio”, olio su tela, cm. 83×101, Girolamo Dai Libri (1474-1555)

La costanza nell’attività investigativa è stata premiata con l’individuazione del terzo dipinto: la “Circoncisione di Gesù al Tempio”, di Girolamo dai Libri. L’opera, in possesso di un altro collezionista milanese, deceduto nel 1945, è stata restituita dai familiari del defunto collezionista, che l’avevano nel frattempo ereditata.

Le ulteriori verifiche esperite hanno consentito di ricostruire le vicissitudini delle tre opere. Nel 1944, dopo il sequestro, le tre opere, insieme ad altri oggetti d’arte, sono state asportate dalle truppe di occupazione tedesche della 16° Divisione Corazzata SS, dalla “Villa delle Pianore” a Camaiore (LU) di proprietà del Principe Felice di Borbone-Parma, all’epoca Principe del Granducato del Lussemburgo. I beni sono stati poi collocati nel Castello di Dornsberg, nei pressi di Merano (BZ), residenza del Generale WOLFF, capo delle SS in Italia, da dove sarebbero stati trasportati in Germania.

Nel 1945, numerose opere asportate dai tedeschi sono state recuperate proprio in quel castello dai militari della 5° Armata americana, più noti come Monuments men. La vicenda, inoltre, al tempo è stata riportata in un articolo di stampa, sulla rivista Il Milione, grazie al quale Felice di Borbone-Parma venne a conoscenza del recupero delle opere sottrattegli e che, nel 1949, gli furono restituite. Tutte ad eccezione di tre che, all’epoca, non erano state ancora ritrovate. Queste tre opere furono incluse in un’istanza per risarcimento danni di guerra presentata nel 1945 da Felice di Borbone-Parma al Ministero del Tesoro italiano, che in quella circostanza liquidò il danno patito dal Principe.

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Redazione

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