«Credo che i festival rendano un servizio importante sia alle città che li finanziano sia alla cultura che li circonda. Cortona on the Move, utilizzando il tema “in movimento” ha restituito l’idea del viaggio e dell’energia e le ha concentrate in questa città che esiste da molto tempo prima di Roma».
Joel Meyerowitz, COTM 2013
Continua fino al 2 ottobre il Festival Internazionale della Fotografia Cortona on the Move, dedicato alla fotografia in viaggio. Nato nel 2011 da un’idea dell’associazione culturale On The Move, il festival inaugurato lo scorso 14 luglio è alla sua sesta edizione e vede l’incantevole borgo toscano come location di mostre, proiezioni, seminari, incontri, premi, letture portfolio da parte di photo editor delle più prestigiose testate italiane ed internazionali.
Negli anni il festival è cresciuto, sia in qualità che quantità dell’offerta degli eventi, sia come numero di visitatori, diventando un appuntamento imperdibile per fotografi professionisti, appassionati ed operatori del settore. Nel 2015, in occasione dell’Expo, COTM si è “allargato” fino a Milano con la rassegna fotografica Hungry Eyes, diversificata in quattro mostre.
Dal 2013, la direzione artistica è affidata ad Arianna Rinaldo, freelance e photo editor, direttore della rivista di fotografia documentaristica OjodePez, pubblicata da LaFabrica di Madrid, collaboratrice di importanti case editrici, più volte membro di giurie internazionali, come il World Press Photo nel 2009.
LE MOSTRE
Larry Towell – The Larry Towell Show. La splendida cornice della Fortezza del Girifalco ospita la retrospettiva del fotografo canadese Larry Towell, che ha lavorato per molti anni come freelance per l’agenzia Magnum nelle zone di conflitto e di tensione sociale (El Salvador, Guatemala, Nicaragua, Palestina, Libano, Vietnam, Afghanistan). Inoltre, ha realizzato reportage sui movimenti anti globalizzazione nel Nord America e sugli effetti dell’uragano Katrina.
Lynsey Addario – It’s what I do. Sempre all’interno dell’antica fortezza prende vita la mostra di grande impatto della fotogiornalista americana Lynsey Addario, con le immagini dai più cruenti scenari di guerra, quelli che fanno meno notizia: dal Darfur al Congo, passando alla condizione femminile nell’Afghanistan sotto scacco dai talebani.
Darcy Padilla – Family Love. Il viaggio inteso in maniera completamente diversa al centro del progetto ventennale della fotogiornalista statunitense Darcy Padilla: un reportage sull’Aids e sulle sue conseguenze, sulla povertà, sulla solitudine, sulle famiglie distrutte dalla droga. Un viaggio attraverso la vita di una persona lungo venti anni, raccontando la storia di Julie, ragazza-madre tossicodipendente e sieropositiva, le sue vicende personali, gli abusi, la sua famiglia, gli stadi della malattia, fino alla sua morte. Una testimonianza cruda ma piena di umanità che riesce a scuotere le coscienze.
Paolo Woods e Gabriele Galimberti – The Heavens. Nella location del Vecchio Ospedale di Cortona, un insolito reportage sui paradisi fiscali realizzato dal 2012 al 2015. Dalle Cayman a Hong Kong, da Panamà al Delaware, le “isole del tesoro” documentate da Woods e Galimberti sono distribuite in 13 paesi su 4 continenti, e rappresentano luoghi strategici per la globalizzazione finanziaria.
Lucas Foglia – Frontcountry. Il lavoro di Lucas Foglia, esposto all’Ex Magazzino delle Carni, è dedicato alla frontiera americana, le regioni meno popolate degli Usa in Idaho, Montana, Nevada, New Mexico, Texas e Wyoming. Luoghi delle contraddizioni, famosi per la natura selvaggia, trasformati e stravolti dallo sviluppo dell’industria mineraria. Le immagini di Foglia sono un puro ed essenziale connubio tra arte e fotografia documentaria antropologica.
Simona Ghizzoni – Uncut. Un’altra mostra di grande intensità, ancora nel Vecchio Ospedale. Protagoniste le donne che vivono in quei paesi dove ancora esiste la terribile pratica dell’infibulazione. Il progetto realizzato in Kenya e Somaliland dalla fotografa Simona Ghizzoni e dalla giornalista Emanuela Zuccalà, vuole svelare questa realtà orribile e drammatica, mostrando la forza e la determinazione delle donne che si oppongono a questo antico rito.
Mattia Zoppellaro – Appleby. L’Appleby Horse Fair è la più grande fiera di cavalli degli zingari in Europa, tradizione che sembra arrivare dalla seconda metà del 1600. Usi e costumi, musica, folklore, giostre, prove di forza, cavalli, gitani di diverse etnie: il progetto di Mattia Zoppellaro, visitabile al Parco Parterre, è un vero e proprio studio antropologico sui Pavees, popolazione nomade di origine irlandese.
Rachel Papo – Homeschooled. Negli Usa, è in crescita il numero di famiglie che giudicano negativo il sistema educativo classico e decidono di far studiare a casa i figli. Mentre gran parte della discussione sull’argomento tende a ruotare intorno ai genitori e alle loro convinzioni, la fotografa Rachel Papo ha scelto di concentrarsi in particolare sulla vita e la quotidianità dei bambini che vivono questa condizione, nel tentativo di catturare la loro essenza e cogliere il significato del crescere al di fuori delle tradizionali quattro mura di un’aula scolastica.
Daesung Lee – Futuristic Archaeology. Vincitore del premio Happiness on the Move 2015, il fotografo sudcoreano Daesung Lee entra di diritto tra gli espositori di questa edizione del COTM. Alla Fortezza del Girifalco, è possibile ammirare suggestivi diorami volti a sensibilizzare le coscienze sul tema del cambiamento climatico: ritratti delle popolazioni nomadi della Mongolia, impegnati nelle loro attività tradizionali, sono ambientati in estesi paesaggi desertificati come fossero ormai una sorta di collezione archeologica da museo.
PROGETTO EUROPA (in collaborazione con Magnum Photos – Associazione culturale Al-liquindoi)
Il dramma del viaggio di migranti e rifugiati, come scelta obbligata e a rischio della propria incolumità, è il tema di Europa, progetto speciale di questa edizione del COTM, nato da un’idea di Thomas Dworzak, fotografo tedesco, documentarista delle migrazioni, e coinvolge altri diversi fotografi ufficiali Magnum: Jonas Bendiksen, Alex Majoli, Paolo Pellegrin, Mark Power, Moises Saman, Jerome Sessini e Peter Van Agtmael. Migranti e rifugiati soggetti del progetto ma anche destinatari del progetto stesso: Europa diventerà una pubblicazione, stampata e disponibile in digitale, in inglese, francese, arabo e farsi, distribuita in 10mila copie nei centri di accoglienza europei, e raccoglierà non solo immagini dell’archivio Magnum Photos ma anche informazioni utili, culturali e logistiche sui paesi di destinazioni dei migranti.