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Cult of Aurora e l’alternative metal non troppo “cattivo”

7 minuti di lettura

«Questa canzone si basa su un avvenimento realmente accaduto nella mia vita, dove ho scritto un’emozione, un’esperienza personale di intenso amore e odio verso una persona che è entrata a far parte della mia vita, non per mia scelta. Allo stesso tempo la canzone si focalizza sulle reazioni di persone a me molto vicine, creando e accettando un cambiamento in loro e in me stesso».

Luca Lee Josh

Una canzone intensa, una voce potente e graffiante nata per il metal ma, in questo caso, prestata a sonorità meno aggressive. White Light è il singolo di esordio per l’alternative metal band Cult Of Aurora.

Luca Lee Josh (voce), Camillo Quarantotto (chitarra), Alessio Bettocchi (chitarra), Fabio Tagliavini (batteria), Dario Marchesi (basso), Luis Antonio Canettoli (synth programmer). Questi i componenti, alcuni già con passate esperienze metalcore e melodic deathcore in band come Between Burning Circles (Quarantotto, Tagliavini, Bettocchi), Forgottent Tears (Luca Lee Josh).

Cult of Aurora: da sinistra Camillo Quarantotto, Dario Marchesi, Fabio Tagliavini, Luca Giorgi, Luis Antonio Canettoli Ordonez, Alessio Bettocchi

Luca, grazie per la tua disponibilità a questa breve intervista. White Light è il vostro primo singolo, che cosa rappresenta per te? Hai scritto che nasce da una tua esperienza personale.

Innanzitutto grazie ai redattori e ai lettori per questa intervista a nome dell’intera band. Per quanto riguarda White Light, per me rappresenta una serie di emozioni e situazioni da me personalmente vissute in un certo periodo della mia vita adolescenziale. Ho cercato di rendere il testo poco specifico e personale, per fare in modo che ogni persona, leggendolo, possa impersonificarsi nelle parole ed emozioni che il brano trasmette, a parte alcune frasi molto specifiche che rientrano nella mia sfera personale, ad esempio “Goodbye to my father, your father, to You” (a buon intenditore, poche parole). Al momento è il testo più personale e profondo, a cui io son legato, che abbia mai scritto.

Rispetto ai progetti in cui ognuno di voi è stato precedentemente impegnato, il brano è decisamente meno metalcore, la voce meno death, limitando le tecniche di growl e scream. Questo sound rappresenta un’evoluzione, un punto di arrivo o una fase nella vostra attività musicale? Sarà questa la linea che seguirete per i vostri prossimi lavori?

Bella domanda [ride] diciamo che abbiamo scelto il primo singolo con sonorità molto “commerciali”, quasi Pop, per poter ottenere un responso e portata maggiore verso un’utenza di pubblico più vasta, così da ottenere nella prima fase di presentazione della nostra band uno standard “orecchiabile” a tutti. Certamente per me è un’evoluzione, tenendo conto che nelle mie band precedenti ero chitarrista e seconda voce, quindi cantare e basta è stata una scelta inizialmente non facile. Per quanto riguarda le sonorità che potete ascoltare in White Light, sono un misto di background decisamente Metal con una ricerca di sonorità più mature e alternative, visto lo standard richiesto per il settore Metal ai giorni d’oggi. Riguardo la linea che prenderemo, non voglio dirvi moltissimo, se non che i prossimi singoli saranno molto vari tra loro, con brani “tranquilli” alla White Light ed altri più oscuri e decisamente più Metal perché, parliamoci chiaro, le nostre influenze negli ultimi dieci anni a livello di ascolti e scritture sono state ovviamente molto Metal, chi più chi meno tra i componenti della band.

Avete un album in preparazione?

Ebbene sì, stiamo producendo proprio in questi giorni tutto l’album che presenteremo in data da definire verso la fine dell’anno con annessi tour internazionali. Come dicevo in precedenza, ci saranno molte canzoni tranquille alla White Light, una probabilmente decisamente rock, altre Metal/Metalcore più oscure come sonorità, sempre tenendo una vocalità non troppo “cattiva” sull’esecuzione. Quindi sicuramente non stancheremo nell’ascolto del disco con brani tutti uguali.

Tornando a White Light, il video che l’accompagna è molto evocativo. Le scene in esterna sembrano essere state girate in condizioni meteo estreme, tra le nevi del cuneese, a Garessio, e in una zona del savonese da sempre votata all’industria, ma che sa anche offrire scorci di natura suggestivi, la Valbormida. Come siete arrivati, dall’Emilia Romagna, a scegliere queste location particolari?

Neanche potete immaginare il freddo patito quel giorno durante le riprese del video, ahahahahah, quindi sì, condizioni decisamente estreme a Garessio, tanto da aver fatto precipitare il drone ad un certo punto delle riprese. Onestamente, per quanto riguarda il video ci siamo fidati del nostro regista Beppe Platania (Lucernafilms), il quale, avendo parenti nelle vicinanze di Garessio, ci ha suggerito i fantastici luoghi in cui abbiamo girato le riprese band, assieme al secondo regista Andrea Larosa. Non da meno le riprese della storia girate a Carcare, in Valbormida, con un cast di attori davvero professionali e simpatici che non finirò mai di ringraziare per l’ottimo lavoro.

Il cast del videoclip, da sinistra: Andrea Larosa (regista), Luca Lee Josh (cantante), Alessio Bettocchi (chitarra), Camillo Quarantotto (chitarra), Fabio Tagliavini (batteria), Luis Antonio Canettoli Ordonez (synth e voce), Dario Marchesi (basso), Alessando Bechis (attore padre), Luca Babbiotti (attore figlio), Beppe Platania (regista)

Grazie mille per lo spazio ed interesse da voi dimostrato e sicuramente a breve sentirete parlare di noi con tantissime novità.

 

Lorena Nasi

Grafica pubblicitaria da 20 anni per un incidente di percorso, illustratrice autodidatta, malata di fotografia, infima microstocker, maniaca compulsiva della scrittura. Sta cercando ancora di capire quale cosa le riesca peggio. Ama la cultura e l'arte in tutte le sue forme e tenta continuamente di contagiare il prossimo con questa follia.

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