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Francesco Renga a Mondovisioni: due ore ininterrotte di musica, energia e emozioni

A concludere in bellezza la serata del Mondovisioni l'ospite Francesco Renga. Due ore dense e piene d'emozioni

13 minuti di lettura

A poco meno di un mese dall’evento Collisioni 2015 a Barolo, nel cuore delle Langhe cuneesi, che vedrà i concerti, tra gli altri, di Mark Knopfler, Sting, Paolo Nutini, Vinicio Capossela, ed incontri con gli scrittori Niccolò Ammaniti, Alessandro Baricco, Mauro Corona, il premio Nobel Wole Soynka, tanto per citarne alcuni, l’organizzazione si è inventata una sorta di anteprima, un festival di musica, letteratura e giornalismo a Mondovì, sempre in provincia di Cuneo.

Mondovisioni, sebbene funestato dal ciclone «Amnesia» con cambi di programma e orari, ha visto sabato 13 e domenica 14 giugno, due giorni intensi tra conferenze, incontri, comicità e concerti. Ospiti di rilievo Marco Travaglio, Ale & Franz, Max Pezzali, Ferzan Ozpetek, Gad Lerner, Piergiorgio Odifreddi, Corrado Augias.

Francesco Renga
Il palco. Foto www.unionemonregalese.it

Per quanto riguarda i big della musica, il clou era rappresentato da due eventi non di poco conto: i concerti serali di Francesco Renga, il sabato, e quello dei Subsonica, la domenica.

Nella giornata di sabato, inoltre, Elio, senza le Storie Tese, ma con i Fiati Associati, si è lanciato in un progetto di musica e recitazione, decantando con l’arguzia e l’ironia che lo contraddistingue brani tratti da L’opera da tre soldi di Bertolt Brecht con le musiche di Kurt Weill.

Francesco Renga
Elio e i fiati associati. Foto www.unionemonregalese.it

La serata si è conclusa con il concerto di Francesco Renga, nel pieno delle date estive del suo Tempo Reale Extra Tour, cominciato ad ottobre dello scorso anno, dopo l’enorme successo del suo ultimo album Tempo reale, pubblicato con la Sony nel marzo 2014 e in cui si è divertito a sperimentare e che ha visto la collaborazione di vari autori.

È difficile fare un resoconto esaustivo di quasi due ore ininterrotte di musica e di emozioni. Renga sa tenere il palco in maniera eccelsa, non sta mai fermo, cerca il contatto col pubblico e sa trasmettere tutta l’energia e la passione per quello che fa con la sua voce inconfondibile, controllata e potente, ricca di colore e sfumature, accompagnato da grandissimi musicisti: Giorgio Secco (chitarra), Stefano Brandoni (chitarra), Vincenzo Messina (hammond e tastiere), Fulvio Arnoldi (chitarra acustica e tastiere), Gabriele Cannarozzo (basso), Phil Mer (batteria).

Francesco Renga
Francesco Renga durante il soundcheck. Foto www.unionemonregalese.it

Un giorno bellissimo e Favole sono i due brani con cui apre il concerto. Il primo è il singolo dell’omonimo album uscito per la Universal nel 2010, l’ultimo disco di inediti del cantautore prima di Tempo Reale. Favole è contenuto invece in Francesco Renga, il suo primo album solista pubblicato nel 2000 dopo la separazione con i Timoria.

La tua bellezza ci porta indietro a Sanremo 2012 con la quale arriva ottavo. Questa la spiegazione del brano che Renga aveva dato sul palco della kermesse ligure:

Rappresenta la perfetta sintesi del percorso che ho portato avanti in questi anni di canzoni, sia da un punto di vista della scrittura che da un punto di vista stilistico. Il tema della bellezza in un momento di tristezza sconfortante, di paura e disagio come quello che il Paese sta attraversando deve essere per un artista la priorità. La bellezza che racconto in questo brano è improvvisa, furiosa e inaspettata, va colta ad ogni costo, anche se può ferire o confondere.

Il mio giorno più bello nel mondo è il primo brano tratto da Tempo reale che Renga propone ai suoi fans, una canzone dalla melodia e timbrica innovativa per lui che è alla ricerca di sonorità originali, e il cui video su youtube ha superato, in poco più di un anno, 20 milioni di visualizzazioni.

Questo il suo saluto ai tanti fans che lo aspettavano a Mondovì e che cantano con lui ogni canzone:

Grazie per essere qui! Noi stiamo facendo un tour meraviglioso, siamo in giro da un po’ di tempo. Stiamo raccogliendo tantissime soddisfazioni e molta felicità. Il brano che ho cantato adesso era Il mio giorno più bello del mondo. Voi lo ricordate il vostro giorno più bello del mondo? Detto così sembra una cavolata, ma in realtà non lo è perché a me succede che spesso le cose migliori, quelle più belle, quei regali inattesi, mi passino tra le mani e non me ne accorga. Magari me ne accorgo dopo, poi ripensandoci mi dico ‘Cazzo, quella volta lì potevo godermela un po’ di più’. E questa è una cosa alla quale dobbiamo fare molta attenzione. Questa benedetta felicità che ognuno di noi cerca, vuole e si merita, ci passa vicino e non ce ne rendiamo conto, come un regalo che ci dimentichiamo di ritirare. E anche le cose più semplici della nostra vita, del quotidiano di ognuno di noi, sovente ci dimentichiamo di dirle, parole che farebbero piacere ma le diamo per scontate, come per esempio dire alla persona che abbiamo vicino che ‘Era una vita che ti stavo aspettando

Ed eccolo questo splendido brano, anch’esso contenuto nell’ultimo album.

Francesco Renga
Foto www.unionemonregalese.it

«Ci sono canzoni che segnano per sempre un momento speciale della nostra vita, canzoni che sono poi in grado di restituirci sempre, in maniera precisa, quel ricordo, quel racconto». Raccontami è il brano del suo esordio sanremese nella categoria “Nuove proposte” al Festival del 2001 dove si piazzò solo sesto ma che ottenne il Premio Mia Martini della Critica.

Dopo è la volta di Un’ora in più, canzone inserita nel terzo disco da solista, Camere con vista, del 2004, dedicato alla compagna Ambra Angiolini e alla figlia Jolanda, quindi dal carattere più introspettivo. Cambio direzione è il primo singolo estratto dal quarto album del 2007, Ferro e cartone, più moderno nel sound rispetto ai dischi precedenti.
Ora vieni a vedere è il brano dedicato alle tematiche sociali attuali: «C’è una canzone speciale in questo Tempo reale che ho scritto pensando al nostro Paese, pensando a chi sta vivendo questi momenti terribili che durano da troppo tempo. È una canzone che spero possa sollevare o almeno regalare un po’ di speranza».
Almeno un po’, anch’essa in Tempo reale, è la canzone scritta da Francesco Kekko Silvestre dei Modà per Francesco Renga.
Dove il mondo non c’è più è del 2002 ed è pubblicato in Tracce, secondo album da solista. L’impossibile è brano decisamente pop e accattivante ed è contenuto nell’ultimo album.

Ed è la volta di L’amore altrove, il singolo con cui, in Tempo reale, duetta con Alessandra Amoroso, e che così ci presenta:

«Vi sarete accorti che dall’inizio di questo spettacolo che non facciamo altro che parlare, a girare intorno a quello che è poi il centro dell’esistenza di ognuno di noi: alla fine il motore di tutto è sempre lui, l’amore, che ha vari sinonimi, come la felicità, e a volte le due cose coincidono. Questo amore è sovente necessità di cure e attenzioni che, presi dalla frenesia, dalla velocità delle nostre giornate, ci dimentichiamo di dare. La costruzione dell’amore è qualcosa di molto impegnativo, molto difficile, e non è detto che questo viaggio poi arrivi in porto, vada a buon fine. Quando questo succede, c’è solo una cosa che mi sento di dire: alla fine questo benedetto amore lo si trova, lo si trova magari altrove, non lì dove lo stavamo cercando.

Foto www.unionemonregalese.it

Ancora di lei è la canzone a cui tiene in maniera particolare, in quanto è la prima scritta da solista ed è contenuta nel disco del 2000 che porta il suo nome.
Malinconica è Per farti tornare inserita nell’album Un giorno bellissimo.
Ferro e cartone è la title track dell’album del 2007. In un’intervista ha spiegato che di ferro e cartone sono ciò che un uomo si porta nel viaggio della vita: di ferro, pesanti e fredde, sono le cose brutte, dolore e tristezza; di cartone invece sono i bei ricordi, l’amicizia, l’amore.
«C’è una canzone che ha scritto per me un’amica, dalla quale è partito un po’ tutto questo viaggio di Tempo reale. Tutto quello che ci ha portato qui: Vivendo adesso». Il brano è stato scritto da Elisa ed è stato presentato al Festival di Sanremo 2014, arrivando quarto in classifica.

Sì, beh, mah, non so?! è stata scritta per lui da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro ed è sempre nell’ultimo disco.
Splendido! è ancora un brano dell’album d’esordio da solista. Grande ritmo per Dovrebbe essere così, traccia scritta, tra gli altri, da Diego Mancino e inserita in Tempo reale. La rockeggiante Sto già bene è estratta da Tracce.
Dolce e melodiosa Ci sarai, canzone con cui Francesco Renga sembra voglia concludere il concerto, ringraziando il pubblico ed uscendo dal palco, seguito dalla band.

Foto www.unionemonregalese.it

Ma non è un concerto che si rispetti senza i bis, e dopo interminabili minuti in cui i fans lo acclamano a gran voce, ritorna – cambiando pure l’abbigliamento – per Angelo, con cui nel 2005 vinse il festival sanremese e che tutti i fans aspettavano per cantare a squarciagola insieme a lui, così come Meravigliosa (la luna), brano estratto da Camere con vista.

Il finale è su A un isolato da te, una ballad rock presentata a Sanremo l’anno scorso ma scartata a favore del brano più votato Vivendo adesso. A un isolato da te «racconta il bisogno assoluto d’amore che da sempre comincia con la consapevolezza del nostro essere umani. Un amore che è possibile trovare e vivere anche guardando con occhi nuovi nelle piccole cose di tutti i giorni».

Due ore di musica che sono letteralmente volate, con una band strepitosa e una delle migliori voci del panorama musicale italiano che sa essere grande e coinvolgente anche nel live, strette nell’abbraccio di un pubblico caloroso ed entusiasta.

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Lorena Nasi

Grafica pubblicitaria da 20 anni per un incidente di percorso, illustratrice autodidatta, malata di fotografia, infima microstocker, maniaca compulsiva della scrittura. Sta cercando ancora di capire quale cosa le riesca peggio. Ama la cultura e l'arte in tutte le sue forme e tenta continuamente di contagiare il prossimo con questa follia.

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