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Milano celebra Gabriele Basilico con «Le mie città»

A dieci anni dalla scomparsa di Gabriele Basilico, Milano rende omaggio ad uno dei suoi figli più illustri. La mostra rappresenta un meraviglioso tributo al fotografo cosmopolita, capace di ascoltare il cuore di ogni città che ha attraversato con il suo sguardo. 

6 minuti di lettura

Ciò che rende unica l’opera di Gabriele Basilico è la sua capacità di catturare non solo l’aspetto fisico delle città, ma anche le emozioni e le storie che le abitano. Ogni fotografia racconta una narrazione silenziosa, una storia che va oltre i mattoni ed il cemento. Le sue immagini (descrizione sospesa della condizione urbana) sono un invito a riflettere sulla nostra relazione con l’ambiente urbano, ad esplorare la complessità delle nostre città e a scoprire la bellezza nascosta dietro gli angoli più inaspettati.

Nato nel 1944 a Milano, Gabriele Basilico ha dedicato la sua carriera ad esplorare il rapporto complesso tra l’uomo e l’ambiente urbano. La sua sensibilità artistica e la maestria tecnica si fondono in un lavoro che va al di là della mera documentazione fotografica, trasformando le immagini in veri e propri racconti visivi.

L’invito alla scoperta

Se siete appassionati di fotografia o semplicemente curiosi di esplorare la magia delle città attraverso gli occhi di un maestro, la mostra di Gabriele Basilico è un appuntamento imperdibile. L’esposizione Le Mie Città offre un’esperienza coinvolgente che stimolerà la vostra mente ed i vostri sensi.

A dieci anni dalla scomparsa di Gabriele Basilico (1944-2013), Milano rende omaggio ad uno dei suoi figli più illustri. La mostra Gabriele Basilico. Le mie città rappresenta un meraviglioso tributo al fotografo cosmopolita, capace di ascoltare il cuore di ogni città che ha attraversato con il suo sguardo

Articolata tra due sedi prestigiose, Palazzo Reale e Triennale Milano, l’esposizione offre una straordinaria visione complessiva di oltre 500 opere, un viaggio che parte dall’attraversamento di Milano per estendersi fino ai confini del Mondo.

Il contesto dell’omaggio

Promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Triennale Milano, la mostra è il risultato di una collaborazione preziosa con Electa e si avvale della consulenza scientifica dellArchivio Gabriele Basilico. È un’occasione imperdibile per la città di onorare la memoria di un artista che ha contribuito in modo significativo a elevare il linguaggio fotografico a forma d’arte.

Il cuore della mostra a Palazzo Reale

Curata da Giovanna Calvenzi e Filippo Maggia, la sezione di Palazzo Reale offre uno sguardo privilegiato sulle grandi committenze internazionali di Gabriele Basilico. Un viaggio attraverso i suoi lavori più significativi, dove l’artista ha saputo cogliere l’essenza delle città in modo unico. Le oltre 500 opere esposte trasportano il visitatore in un mondo dove la fotografia diventa un mezzo per esplorare il tessuto urbano globale.

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Milano e le sue periferie alla Triennale

La sezione al Palazzo della Triennale, curata da Giovanna Calvenzi e Matteo Balduzzi, presenta un’ampia selezione di immagini dedicate a Milano e alle sue periferie. Qui, Gabriele Basilico ha saputo immortalare la bellezza nascosta di una città in continua evoluzione, dando voce anche agli spazi apparentemente marginali. Le sue fotografie rivelano la poesia nelle strade, nelle architetture della metropoli lombarda e anche nei volti, inaspettati, della città.

Gabriele Basilico. Le mie città è più di una mostra fotografica; è un viaggio emozionante attraverso gli occhi di un artista che ha saputo rivelare la vita e l’anima delle città. Un omaggio sentito dalla città che lo ha visto nascere e crescere, un invito a scoprire e apprezzare la bellezza intrinseca nelle immagini che catturano l’essenza stessa delle metropoli e che rispondono alla domanda “cos’è abitare una città?”.

Riflettendo a posteriori su tutti i miei viaggi, su questi passaggi urbani, questo andar per luoghi, mi sembra che una condizione costante sia stata l’attesa di ritrovare corrispondenze ed analogie. La disposizione affettiva che guidava, oggi lo so bene, i miei spostamenti e la mia curiosità, mi portava e mi porta a eliminare le barriere geografiche: questo non significa che tutte le città debbano forzatamente assomigliarsi, ma significa che in tutte le città ci sono presenze, più o meno visibili, che si manifestano per chi le vuole vedere, presenze famigliari che consentono di affrontare lo smarrimento di fronte al nuovo.

Gabriele Basilico

Quando visitare la mostra

La mostra, aperta al pubblico dal 13 ottobre 2023 ,sarà visitabile fino all’11 febbraio 2024. Un’opportunità unica per immergersi nell’universo visivo di Gabriele Basilico e per comprendere il suo straordinario contributo all’arte della fotografia e alla lettura del mondo.

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Fausta Riva

Fausta Riva nasce in Brianza nel 1990.
Geografa di formazione(Geography L-6) poi specializzata in fotografia al cfp Bauer.
Oggi collabora con agenzie fotografiche e lavora come freelance nel mondo della comunicazione visiva.
Fausta Riva nasce sognatrice, esploratrice dell’ordinario. Ama le poesie, ama perdersi e lasciarsi ispirare.

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