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Gli anni belli, la rivincita del berlusconismo

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Gli anni Belli, dal 7 febbraio al cinema, è l’esordio alla regia di Lorenzo d’Amico de Carvalho per la produzione di Raicinema e Bendico. Nel cast Ninni Bruschetta e il ritorno sul grande schermo di Maria Grazie Cucinotta. Un film vittima di sé stesso, incastrato in cliché che fagocitano la narrazione in un diffuso ricordo di anni belli che belli non furono.

Gli anni belli della ribellione

Sono “gli anni belli” (per alcuni), è il 1994, è estate e la ribelle diciassettenne Elena (Romana Maggiora Vergano), – ben integrata nei movimenti rivoluzionari giovanili – è costretta a passare un’altra estate insieme al padre Eugenio (Ninni Bruschetta) e sua madre Adele (Maria Grazia Cucinotta) nel solito camping in riva al mare.

Al loro arrivo tutto è cambiato: il camping e il direttore dello stesso sembrano avvolti da un disperato bisogno di rinnovo, e per quanto sia dirompente la voglia di Elena di dare sfogo ai deliri adolescenziali è comunque estate e l’amore e la fine dell’adolescenza sono proprio dietro l’angolo. Quella che credeva sarebbe stata l’ennesima estate di noia sarà motivo di cambiamento per la giovane ribelle. Tra nuove amicizie, tenere cotte, lacrime e risate, l’estate porterà […]

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